In ordine di tempo l’ultimo cantiere aperto riguarda il sottopasso ferroviario di via Bergamo, comunemente conosciuto in quella zona come il “voltone”. In questo caso l’intervento prevede il posizionamento di una vasca di raccolta delle acque piovane con relative pompe in grado di raccogliere l’acqua piovana indirizzandola nel cavo Baraccona così da evitare in futuro l’allagamento del sottopasso, soprattutto a fronte di eventi atmosferici che, nel tempo, si verificano con una fortissima intensità e talvolta anche in modo improvviso. L’intervento è finanziato dal Ministero delle Infrastrutture con una compartecipazione del Comune per un valore complessivo di circa un milione di euro.
Nei giorni scorsi sono iniziate le attività di cantierizzazione dell’area per l’avvio della prima la prima fase e che vedrà infatti il posizionamento della vasca di raccolta delle acque sotto la pavimentazione stradale. L’area interessata è quella della rotonda di via Bergamo. Questa fase, come da cronoprogramma, durerà poco più di due mesi ed è questa che ha un maggiore impatto sulla circolazione.
Successivamente il cantiere si sposterà lungo la via Bergamo in direzione del Baraccona. In questo tratto di strada saranno posizionate le condutture che consentiranno all’acqua raccolta di arrivare nel cavo. In linea di massima il termine dei lavori dei lavori è previsto per la fine del mese di ottobre 2025. In questo caso non si dovrebbero verificare particolari criticità di carattere viabilistico in quanto si opererà sui margini della carreggiata.
Largo Moreni e via del Porto
Diversamente da quanto si potrebbe percepire, non si tratta di un cantiere unico, in quanto i lavori interessano due aree diverse, così come diverse sono le tempistiche. In via del Porto si stanno realizzando il marciapiede, ad oggi inesistente, e gli stalli di sosta per le auto con una rotatoria in largo Marinai d’Italia e il ripristino della ciclabile. L’intervento mira ad una messa in sicurezza dei pedoni e dei ciclisti anche in virtù del passaggio della ciclovia VenTo. L’area è comunque fruibile e il cronoprogramma prevede la fine dei lavori nella seconda decade del mese di maggio 2025.
In largo Moreni si sta intervenendo per ridisegnare la rotatoria anche in questo caso per mettere in sicurezza la viabilità sia per automobilisti che per ciclisti e pedoni. Il cantiere terminerà entro il mese di agosto 2025, ma già prima sarà possibile procedere a parziali riaperture della zona interessata dai lavori in funzione dell’avanzamento del cantiere stesso.
Per questi due cantieri, è opportuno sottolinearlo, i tecnici comunali si sono a lungo confrontati con la ditta che vi sta operando in modo che l’esecuzione delle opere avvenisse con il minor impatto possibile non solo sulla viabilità dei residenti, ma anche su chi arriva da fuori città.
Sottopasso ferroviario di via Monviso
Come per il sottopasso ferroviario di via Bergamo, anche in questo caso sono in corso lavori di riqualificazione del sistema di raccolta delle acque piovane e delle aree di invaso permeabili per la soluzione del problema degli allagamenti, che in passato si sono verificati in più occasioni con relativa chiusura della tangenziale. L’intervento ha permesso la costruzione di una vasca a cielo aperto nell’area boscata adiacente il sottopasso e il posizionamento di tutte le strutture necessarie a trasportare le acque bianche fino alla vasca di raccolta. Il cantiere dovrebbe terminare entro la prima metà del mese di maggio 2025. Rispetto alla tempistica prevista, l’intervento ha subito uno slittamento temporale a causa di alcune interferenze che hanno comportato varianti di progetto in corso d’opera. Così come per largo Moreni e via del Porto, anche per il sottopasso ferroviario di via Monviso si tratta di progetti finanziati con i fondi che il Comune ha ottenuto nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
“Come già dichiarato all’avvio dei lavori, ci scusiamo per i disagi, che si verificano soprattutto in alcune ore del giorno, e che cerchiamo di ridurre il più possibile – dichiara l’assessore alla Mobilità Luca Zanacchi -. Allo stesso tempo siamo altrettanto consapevoli che tali interventi hanno lo scopo di mettere in sicurezza ambiti viabilistici che da tempo presentavano criticità e per le quali erano necessarie opere particolarmente onerose e complesse sotto il profilo tecnico. Non si tratta infatti di ordinaria manutenzione, ma di una vera e propria trasformazione di interi comparti urbani, in modo da risolvere situazioni che perdurano da tempo e migliorare l’assetto viabilistico in modo duraturo e strutturale”.
“Alcuni di questi cantieri– conclude l’assessore – termineranno in tempi brevi, nel mese di maggio, mentre per altri si dovrà attendere ancora qualche settimana, ma con la prosecuzione dei lavori le limitazioni alla viabilità si alleggeriranno. Nel frattempo l’invito è di transitare in queste zone, presidiate da agenti della Polizia Locale nelle ore di punta, solo se strettamente necessario e rispettando la segnaletica posizionata”.
Una risposta
Ok, cantieri viabilistici fondamentali per la sicurezza, solo un paio di osservazioni. Dal 1971, quando andavo dalla morosa in zona S. Ambrogio frequento il sottopasso di via Bergamo, poi da 17 anni abito in zona Cambonino, e il percorso piazza Risorgimento – via Bergamo è diventato quotidiano. Non ricordo allagamenti significativi, a differenza di quelli visti in via Eridano-tangenziale. In compenso, essendo diventato per tristi motivi familiari frequente viaggiatore della tangenziale verso l’Ospedale, confesso che quel percorso di slalom fra buche e dissesti vari, in tema di “sicurezza della viabilità” mi appare più significativo.