All’edizione di quest’anno del PAF, Porte Aperte Festival di Cremona, ho assistito alla presentazione di tanti libri interessanti. Una ho avuto il piacere di condurla io stessa. Tra i diversi libri che ho acquistato c’è Cara Pace, di Liza Ginzburg, che nel cortile di palazzo Fodri è stata intervistata con garbo e personalità da Marina Volonté, responsabile del Sistema Museale e tra le organizzatrici del PAF stesso.
La storia racconta di amori che finiscono e di altri che restano forti, trascurando i chilometri che dividono. Non mi riferisco alle vicende sentimentali, non sono quelle ad avere la scena principale. Il legame che unisce Nina e Maddalena è la storia d’amore più importante, quella di due sorelle che fanno senza mamma e papà, che pure sono vivi e che pure a, loro modo, le amano; sono bimbe che si abituano a vivere di ricordi quando ancora sono troppo piccole per averne tanti, che si adeguano alle assenze e provano nostalgia per le presenze, che provano a dare un senso ad un abbandono senza poterlo capire, ma dovendolo, di certo, subire. È la storia di due persone diverse, di due bambine sensibili, è lo sguardo, il punto di vista che cresce insieme al loro corpo, con il mutare delle situazioni. Nel romanzo non si esprime mai un giudizio, si narra come le scelte degli adulti ricadano sulla vita dei bambini, come la segnino profondamente. Ma quelle scelte sono rispettate. La vicenda è un lungo viaggio interiore, sono le città di Roma, di New York e di Parigi, i loro quartieri e i loro viali, la corsa contro il tempo, la corsa nonostante l’asma, la corsa per non pensare, la corsa per superare. Nel libro c’è di tutto, ci sono le note del pianoforte, ci sono le parole non pronunciate, la foto sul lago che ricorda un momento felice ai piedi della quale inginocchiarsi come fosse un santino per la preghiera della sera. Maddi narra la vicenda, sembra la più forte, capace di capire i tormenti di Nina, venerare la mamma bella ed elegante, capace di analizzare il comportamento di Seba, del padre, di indagare le intenzioni dei fidanzati di Nina, di mettere in disparte se stessa pur di guardare al futuro della famiglia. E sarà proprio lei, Maddi, ad avere la famiglia più appagante e felice, sarà proprio lei ad allentare il nodo del legame con Nina attraverso un finale sorprendente e liberatorio, coerentemente privo di giudizio, maturo e sognante.
Alessandra Fiori
2 risposte
… viene subito voglia di leggerlo, questo libro.
Ho già prenotato questo libro sul portale online della biblioteca, dopo aver visto il suo suggestivo commento 😉
Sarò lieta di scrivergliene uno anche io, di commento