Egregio Direttore,
alla fine della campagna elettorale leggere un editoriale come quello del dottor Pietro Cavalli equivale a prendere quattro sberle in faccia. Non nascondo anche una certa delusione e dato che considero l’autore persona
competente e impegnata sulle problematiche che muovono le sue riflessioni e resto sorpresa dalle sue dichiarazioni che tendono a fare di tutte le erbe un fascio.
E’ stata una campagna elettorale asfittica, ripetitiva e noiosa, funzionale a non creare imbarazzo tra i maggiori contendenti e resa possibile dall’abile regia di una parte dei media locali affinché i temi veri non divenissero mai il centro del confronto. Sono riusciti a parlare così tanto di sicurezza da fare apparire Cremona come il Bronx della Lombardia, ma le parole inquinamento, nuovo ospedale (nella foto centrale il progetto), tumori, biometano sono state tabù.
Non così per tutti però. C’è chi essendo da anni in prima linea a condurre queste battaglie, si è messo in gioco e ne ha fatto il cuore del proprio programma elettorale e una quarantina di “illusi” le hanno urlate ai 4 venti per più di un mese sperando di rompere un silenzio che si potrebbe definire omertoso.
Spiace vedere che uno stimato professionista come il dottor Cavalli sia caduto nel tranello e non si sia accorto che qualcosa si sta muovendo, ma voglio credere che i cremonesi non siano così distratti da non cogliere le differenze e non vedere che c’è chi ci mette la faccia e l’impegno.
Saranno le urne a darci un responso e in ogni caso non sarà l’esito del voto, qualunque esso sia, a fermare un impegno che da elettorale si può trasformare in impegno civile che continuerà dentro e fuori le istituzioni, nelle piazze, tra la gente
finché non sarà più possibile ignorarlo, nemmeno per il dottor Cavalli.
Cinzia Zampini
3 risposte
Dato il peso degli argomenti, ci si sarebbe aspettati che TUTTI i candidati imperniassero i loro programmi sui temi che riguardano la salute e l’ambiente. Così non è stato! Su sei la sola Paola Tacchini ha portato avanti la sua campagna elettorale dando il giusto peso. È innegabile che gli altri cinque abbiano osservato un silenzio molto preoccupante, più preoccupante della situazione reale di Cremona. Detto questo, dato atto a Paola Tacchini dei suoi meriti e del suo coraggio, speriamo che i cremonesi non facciano gli struzzi e che al voto abbiano ben presente i problemi che portano Cremona a morire,e non solo in senso figurato. E voi che siete schierati al suo fianco volete che vi diciamo che siete bravi, i primi della classe? Il dottor Cavalli ha sempre denunciato senza arroganza ma con sincero realismo ogni grave mancanza. Questo il mio parere
Non siamo né primi né ultimi della classe siamo persone coerenti che con i loro pochi mezzi si sono messe a disposizione per offrire ai cremonesi una alternativa.
Non abbiamo bisogno di medaglie ma nemmeno siamo trasparenti.
Spiace dover ricordare per averlo visto e inutilmente osteggiato in prima persona che chi ora si definisce coerente non abbia esitato a piegare a fini elettorali il Movimento per la difesa dell’ospedale nato come apartitico e che come tale aveva raccolto 6000 adesioni. Candidature di questo tipo non sono un’alternativa credibile e non meritano medaglie. Il fine non giustifica i mezzi in democrazia.