Ieri mattina il Comune di Casale Cremasco Vidolasco ha celebrato in anticipo il 4 novembre, Festa delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale. A causa del maltempo, la cerimonia, solitamente in piazza, si è svolta in chiesa grazie alla disponibilità del parroco don Giambattista Scura, ringraziato dal sindaco Antonio Grassi per la «fattiva collaborazione tra Comune e parrocchia». Erano presenti il brigadiere Paolo Gionfriddo, in rappresentanza della stazione dei Carabinieri di Camisano, la Protezione Civile, i volontari del paese e l’alpino Valentino Cattaneo.
Dopo la messa, celebrata dallo stesso parroco, il sindaco ha ricordato il significato della ricorrenza, definendo il 4 novembre una giornata «per rinnovare, celebrare, ricordare e riflettere». Ha espresso gratitudine verso le Forze Armate «che con dedizione servono il Paese», e ha richiamato l’importanza della pace, citando le guerre in corso a Gaza e in Ucraina e le decine sconosciute come monito a non dimenticare il valore della convivenza e del dialogo. Grassi ha poi richiamato l’articolo 11 della Costituzione, che sancisce il ripudio della guerra, e ha invitato a riflettere sul tema dell’unità nazionale.
«L’unità geografica è un fatto acquisito – ha affermato – ma quella sociale è ancora lontana. Esistono troppe disuguaglianze che minano il senso di comunità». Il sindaco ha sottolineato le difficoltà della sanità pubblica e l’aumento delle spese sociali comunali come segnali di un crescente disagio, ricordando anche l’esortazione di Papa Leone XIV Dilexi te sull’amore verso i poveri.
In chiusura, Grassi ha lanciato un appello ai cittadini: «Serve più impegno per la comunità. La società individualista non favorisce l’unità: cambiare rotta è un dovere che parte dalla vita quotidiana. Il Comune ha bisogno di voi».
La manifestazione si è conclusa con il corteo al monumento dei caduti, dove è stata deposta una corona d’alloro. A seguire la cerimonia dell’omaggio ai caduti si è svolta a Vidolasco, guidata dal vicesindaco Antonio Rovida.
Nella foto centrale il parroco don Scura e il sindaco Grassi
