«La Cassazione ha depositato la sentenza con la quale respinge i motivi di violazione della giurisdizione del giudice competente, in relazione all’operazione A2A e AeB e condanna la società a rifondere le spese processuali al consigliere Tiziano Mariani. Questa sentenza, dopo quella sempre favorevole ai ricorrenti promulgata dal Consiglio di Stato, dimostra come l’operazione fosse non solo illegittima per mancanza di gara, ma dolosamente gestita per favorire A2A. Mi chiedo cosa aspettano i sindaci brianzoli a revocare gli atti e l’intera operazione. Il fenomeno del caro-bollette ha reso evidente il fallimento di operazioni come questa e palesato la necessità di avere aziende pubbliche che rispondano agli interessi dei cittadini piuttosto che alla necessità di fare utili delle società di borsa. È oltretutto incomprensibile, dopo le pronunce di Cassazione e Consiglio di Stato in sede definitiva, come la Procura di Monza non abbia ancora chiuso l’inchiesta e la Corte dei Conti non abbia ancora formulato il conto dei danni. Esisterà un giudice a Berlino come diceva Bertold Brecht ma di sicuro non viene ascoltato in Brianza».
Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Marco Fumagalli, in merito alla sentenza della Corte di Cassazione che respinge i motivi di violazione della giurisdizione del giudice competente, in relazione all’operazione A2A e AeB e condanna la società a rifondere le spese processuali.