Quella di domenica 14 dicembre è stata un’ulteriore occasione per la Fondazione Redentore di Castelverde di riannodare i propri rapporti con tutto il territorio di Castelverde e non solo, di raccontare progetti e sogni per il 2026, di fare il punto della situazione su quanto fatto in questo ultimo anno, di ribadire l’attenzione e l’impegno del Consiglio di amministrazione a favore dei propri dipendenti.
La quinta edizione della festa “L’Opera Pia riparte… dal territorio” è stato un grande successo: sia per la massiccia presenza di autorità e di cittadini, sia per l’affetto che la gente di Castelverde continua a manifestare per la sua Fondazione, sia per i risultati raggiunti in questi anni e condivisi con tutti, sia per il magnifico concerto delle Pink Voices che ha chiuso un pomeriggio davvero esaltante.
Il pomeriggio è stato aperto dall’intervento del presidente, don Claudio Rasoli, che ha tracciato un bilancio del lavoro svolto in quest’anno e evidenziato quelli che sono gli obiettivi del futuro.
In modo particolare ha sottolineato l’impegno a favore dei dipendenti che già si è concretizzato con il cambio del contratto da Aris ad Uneba con un impegno economico di oltre 420.000 euro annui in più, ma anche con l’erogazione del welfare aziendale: 1.000 euro a dipendente calibrati in base alle presenze e spendibili grazie ad una card presso il centro commerciale CremonaPo. “Si tratta di un atto di stima e di incoraggiamento – ha spiegato il presidente – verso i nostri dipendenti che ogni giorno mostrano abnegazione, spirito di sacrificio e cura nei confronti dei nostri ospiti”.
Don Rasoli non ha negato che la carenza endemica del personale in tutto il comparto socio-sanitario sta colpendo anche la struttura di Castelverde: “Siamo sempre alla ricerca di ASA, OSS e infermieri… chi dice che la Fondazione non vuole assumere è in malafede! Basti pensare che ci stiamo anche attivando per garantire alloggi a prezzi calmierati per chi arriva da altre regioni o da altri paesi: un’ulteriore forma incentivante per attrarre lavoratori!”.
Un lungo capitolo del discorso è stato dedicato al grande cantiere: “I lavori di efficientamento energetico e sismico – ha proseguito il sacerdote – sono praticamente conclusivi per una spesa di oltre 30 milioni di euro totalmente finanziata dal Superbonus 110. Abbiamo vissuto per 16 mesi in mezzo ad un cantiere con tanti disagi e difficoltà, ma, credo, che ne sia valsa la pena! I lavori, però, non termineranno il 31 dicembre 2025. Continueranno per quella parte che si è accollata la Fondazione con oltre 1.500.000 euro di investimenti. Mi riferiscono ai nuovi parapetti della RSA che saranno posizionati in gennaio e che daranno un tocco di eleganza, ma anche di sicurezza al grande edificio, alla fisioterapia per esterni che ci auguriamo di riaprire nella prossima primavera e alla palazzina un tempo dismessa, posta tra la cappella e la RSA. Lì troveranno sede un salone polifunzionale per gli eventi comunitari e l’incontro quotidiano dei parenti e la nuova cucina con i locali di servizio annessi, mentre il secondo piano accoglierà la palestra di fisioterapia, la farmacia, la sala formazione, i locali della parrucchiera e dei magazzini”.
Sono seguiti i saluti istituzionali del sindaco, Graziella Locci – affiancata dalla vice Cinzia Vuoto e dall’assessore alla cultura Fabio Amadini -, del presidente della Provincia, Roberto Mariani, e il consigliere regionale Matteo Piloni.
Presente alla festa anche Arnaldo Ghisotti, presidente di Credito Padano, main sponsor del calendario 2026, il comandante della stazione dei carabinieri di Castelverde, maresciallo Gianluca De Carli, i rappresentanti delle associazioni di volontariato del paese, il medico Ferruccio Giovetti.
È stato poi presentato il calendario 2026 che quest’anno è dedicato alla natura. Gli ospiti si sono lasciati immortalare con gli animali che periodicamente frequentano la struttura per la pet-therapy e con quelli allevati nelle aziende agricole del territorio che hanno aperto le loro porte con grande prontezza e generosità. N èe uscito un ottimo prodotto grazie anche alle foto di Andrea Baronio che ribadisce l’importanza della cura e della tutela dell’ambiente. Il lunario è in vendita presso la portineria dell’Opera Pia.
Affiancato dal direttore sanitario, dottor Andrea Visigalli, il presidente don Rasoli ha premiato, poi, tre dipendenti che nel 2025 celebrano un particolare giubileo lavorativo: Loredana Ferrari, OSS, che taglia il traguardo dei 30 anni di permanenza al Redentore, Caterina Orlandi, ASA, con 25 anni e Urszula Korczynska Danuta Coordinatrice OSS da 25 anni attiva nei reparti di RSA.
Il frizzante concerto delle Pink Voices (foto centrale) dirette da Mimma D’Avossa e accompagnate alla tastiera da Marco Somenzi ha concluso un bel pomeriggio nel quale la Fondazione Redentore ha ribadito il suo desiderio di essere sempre più un interlocutore attivo del territorio per il bene dei suoi ospiti e di tutta la comunità civile.
Fondazione Opera Pia Ss. Redentore Castelverde

