Dopo l’inaugurazione di ieri, Rotary Club Crema e Chiesa Cattedrale comunicano le modalità con cui potrà essere fruito l’orologio meccanico del Duomo, e i servizi che la grande macchina del 1751 assicura. Da oggi, e sino alla vigilia di Natale, le tre nuove campanelle collegate al macchinario – e installate sul finestrino della torre accanto al meccanismo – segneranno le ore e le mezze giorno e notte, al posto delle campane grandi della torre, azionate elettricamente. Particolarità piuttosto curiosa è la modalità del battito orario. “Riattivando l’orologio – ha spiegato ieri all’inaugurazione dei restauri l’avvocato Marcello Palmieri, vicepresidente del Rotary e coordinatore del progetto di musealizzazione della torre campanaria del Duomo – abbiamo scoperto che è come parlasse due lingue. Dalle 7 della mattina, infatti, la macchina batte le ore in due modi: prima segnando le ore canoniche, dunque facendo un tocco alle 7, due alle 8, 3 alle 9 ecc., e poi, due minuti dopo, alla maniera moderna. E lo stesso accade dalle 7 di sera in avanti”.
Nei giorni che ci separano da Natale, accanto al battito orario, le campanelle dell’orologio suoneranno anche il carillon composto nel 1751 dall’inventore dello strumento, Domenico Crespi, azionato rintocco per rintocco dal rullo dentato del macchinario. Accanto al suono tradizionale delle 11.55 e 23.55 (documentato almeno sino agli anni Sessanta), in questi giorni il carillon scoccherà anche alle 7.55 (per richiamare i fedeli alla celebrazione della Novena di Natale in canto gregoriano, che inizia alle 8) e alle 19.55, come suono serale.
Oggi, invece, la stessa melodia suonerà cinque minuti prima delle messe delle 9, delle 10, delle 11 e delle 18.30, oltre che prima di mezzogiorno e mezzanotte.
Altri suoni potranno essere azionati sul momento, a beneficio dei visitatori che dalle 10 alle 18 vorranno salire sul campanile, nell’ambito delle visite organizzate dal Rotary Club Crema. Da Natale in avanti, invece, sarà riattivato il battito orario delle campane grandi della torre, realizzato elettricamente, e l’orologio meccanico verrà riattivato nei fine settimana, in concomitanza con l’apertura alle visite del campanile. Con questa modalità, lo strumento – che è dotato di un maxi pendolo di oltre 4 metri – potrà essere non solo ascoltato, ma anche visto da vicino nei suoi molteplici ingranaggi.
“Ringrazio tutti gli sponsor che hanno reso possibile questo recupero – dichiara Guido Giordana, prefetto del Rotary Club Crema e responsabile finanziario del progetto – insieme a tutti quelli che stanno sostenendo e sosterranno le restanti opere del progetto di musealizzazione del campanile, che inaugureremo entro il mese di giugno”.
Il funzionamento dell’orologio è rigorosamente meccanico, senza alcun ausilio elettrico: più volte al giorno, alcuni soci Rotary, con l’aiuto di qualche collaboratore, caricano i tre pesi da 50 chili che assicurano la marcia del macchinario. Un pezzo di storia che ritorna.