Approvato dalla Giunta, su proposta del sindaco Andrea Virgilio, l’avvio dell’azione giudiziaria presso il tribunale civile di Brescia a sostegno (ad adiuvandum) del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nei confronti dei responsabili dell’inquinamento ambientale riconducibile alla società Tamoil Raffinazione. Nel contempo, è stato individuato l’avvocato Alessio Romanelli del Foro di Cremona quale legale a cui affidare la tutela degli interessi del Comune in quanto ha già esercitato in modo proficuo la difesa del Comune di Cremona, in qualità di parte civile, nel contesto del giudizio penale a carico dei responsabili degli episodi di contaminazione.
Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha citato in giudizio davanti al tribunale civile di Brescia i responsabili dell’inquinamento ambientale attribuiti alla società Tamoil Raffinazione S.p.A., chiedendo, per quanto riguarda il danno ambientale, in via principale, il pagamento dei costi associati all’esecuzione delle misure di riparazione compensativa di euro 5.000.000 e, in via subordinata, all’esecuzione di misure di riparazione compensativa in forma specifica per un costo associato di 5.000.000 milioni. Quanto invece al danno non patrimoniale all’immagine e alla funzione amministrativa del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è stata chiesta la condanna dei responsabili al pagamento di 4.080.000 euro.
Il Comune è l’ente che rappresenta la collettività in un determinato territorio e ne cura gli interessi locali. Per tale motivo si è ritenuto che sussista un interesse giuridicamente rilevante tale da giustificarne l’intervento nel giudizio. Nel caso specifico, l’intervento del Comune avviene per supportare le argomentazioni del ministero dell’Ambiente, condividendone gli obiettivi e sostenendo quindi l’azione per il risarcimento del danno ambientale. L’interesse del Comune appare giustificato sotto il profilo della salvaguardia del territorio e degli interessi della collettività e risulta inoltre opportuno in quanto consente di partecipare attivamente alla causa, nonché offrire un contributo mirato e specifico per il danno ambientale che si è verificato e per definire le modalità del risarcimento.
“Abbiamo ritenuto doveroso affiancare il ministero nella causa contro Tamoil dopo aver sollecitato già in precedenza l’avvio dell’azione giudiziaria. A seguito della decisione di aderire ad adiuvandum al procedimento, è stata effettuata la richiesta di accesso agli atti presso ISPRA per ottenere la relazione, che metteremo a disposizione di tutti i consiglieri in vista del prossimo Osservatorio Tamoil già convocato per il 25 febbraio prossimo”, dichiara l’assessora all’Ambiente Simona Pasquali.
Una risposta
Solo ora e in questo caso il Comune si accorge di essere ” l’ente che rappresenta la collettività “, che “l’ interesse del Comune appare giustificato sotto il profilo della salvaguardia del territorio e degli interessi della collettività”? Invece quando si tratta di consumo di suolo pubblico, di inquinamento (argomento tabù!), di cementificazione ovunque (anche all’interno di parchi), di costruzione di ospedali e abbattimento di altri (senza ascoltare quella collettività di cui erge a paladino) e di autostrade (utili solo per qualcuno e chissà per quali veri motivi), di rispondere a quesiti su radioattività (ma perché rispondere? È tutto a posto…) e via dicendo, allora no? Ma daaai…