Onde gravitazionali, onde d’urto, onde acustiche, onde elettromagnetiche, onde sismiche, onde marine, onde stazionarie. E ancora onde anomale, onde di calore, onde blu, onde gialle, onde arcobaleno per arrivare finalmente all’onda verde, quella definita da semafori sincronizzati che permette di percorrere tratti di strada a velocità controllata senza fermarsi e quindi con minore inquinamento, maggiore fluidità del traffico, minori consumi.
Nulla sapevamo invece dell’onda rossa, per quella dovete percorrere via Dante a Cremona in condizioni di normalità di traffico e alla velocità consigliata. E’ pur vero che stare fermi al semaforo consente di avere le mani libere per ficcarsi le dita nel naso e osservare con interesse gli altri guidatori che fanno lo stesso, però forse sarebbe opportuno regolare il semaforo sul rosso fisso soprattutto davanti al bar San Giorgio, in modo da avere il tempo di scendere dall’auto a comperare un gelato. Non è che le caccole facciano male, però un cono panna e cioccolato è molto meglio.
OCTOPUS