Nel Documento unico di programmazione (DUP) 2025/2027 allegato al Bilancio in approvazione a pagina 78 si rappresenta che “nel corso del triennio si prevede un lento e costante decremento del numero di utenze stimabile tra il 2% e il 4% all’anno, dovuto da un lato al cambiamento culturale di approccio verso l’illuminazione votiva e, almeno in parte, ai malfunzionamenti degli impianti che condizionano l’efficace prestazione del servizio. Si prevede per il triennio un decremento del volume delle entrate rispetto al precedente, che potrà essere rallentato attraverso opportuni interventi manutentivi sulla rete elettrica”. Come infatti segnalato da diversi utenti molte luci non sono accese per criticità strutturali che in alcuni punti ne compromettono il buon funzionamento. L’assessore Carletti ha recentemente dichiarato che per le luci perpetue sono stati stanziati 100mila euro già nel bilancio di quest’anno per sopperire alle problematiche dell’impianto elettrico vetusto e oggetto di varie estensioni nel corso dei decenni. Infatti il 18% delle luci non è funzionante e per tale motivo l’Assessore ha inviato una lettera di scuse ai cittadini interessati da questo problema.
Il problema è che oltre alle scuse, cosa molto apprezzabile in quanto è davvero raro che un amministratore si scusi per un disservizio, è arrivato anche il bollettino del pagamento del canone annuo per il 2024 ed è previsto in Bilancio un aumento del servizio del 20% per il 2025. Il canone annuo, ad oggi di 28 euro per luce votiva, comprende la sorveglianza, la manutenzione degli impianti e il consumo di energia elettrica. E’ chiaro che se il servizio non è stato fornito per buona parte dell’anno credo sia ingiusto chiedere l’intero importo del canone considerando che molti utenti hanno più luci votive non funzionanti. Con l’ordine del giorno si chiede pertanto al Sindaco e alla Giunta di prevedere il rimborso, a favore degli utenti a cui è stata inviata la lettera di scuse, di una quota dell’abbonamento annuo corrispondente ai giorni di mancata prestazione del servizio.
Maria Vittoria Ceraso