La cura del territorio si declina in tanti modi: rispetto dell’ecosistema e della biodiversità, tutela delle tradizioni, salvaguardia e promozione delle peculiarità che di un territorio sono dna, vetrina e, perché no, spinta ad un’economia circolare e sostenibile. Tutto questo, però, non avviene sempre in modo automatico. Ci vuole chi se ne faccia tutore, paladino e narratore, senza mai sottovalutare – in un mondo “global” – ciò che è preziosamente e orgogliosamente “local”.
Ecco, di qui nasce il Premio “Sentinella Glocal del territorio”, ideato a Ceva (in provincia di Cuneo) dal Gruppo Micologico Cebano “Rebaudengo – Peyronel”. E nell’albo d’oro del significativo riconoscimento, dove sono già iscritti Maurizio Molinari (oggi direttore di Repubblica e, al momento del Premio, de La Stampa), lo scrittore e giornalista Carlo Grande e, nel 2021, Evelina Christillin (la “signora dello montagna e della cultura”), quest’anno si aggiunge un’altra personalità: si tratta di Edoardo Raspelli, giornalista e critico gastronomico, scrittore e autore di trasmissioni televisive. Raspelli verrà insignito del Premio durante l’inaugurazione della 61esima Mostra Nazionale del Fungo (sabato 17 e domenica 18 settembre), alla cerimonia in programma sabato 17 settembre, alle 18.
“Siamo orgogliosi che Edoardo Raspelli abbia accolto l’invito a ricevere e ritirare il Premio “Sentinella Glocal del territorio” – sottolinea Giorgio Raviolo, presidente del Gruppo Micologico -. Il riconoscimento è destinato a figure di prestigio che si distinguono per aver mantenuto alta a livello superiore l’attenzione sulle realtà locali, così speciali e ricche di cose da dire. Nelle tradizioni, nella gastronomia e nei prodotti. Non per nulla ci piace ricordare le “3 T” del pensiero di Raspelli: terra, territorio, tradizione”.
La Mostra Nazionale del Fungo che si svolge a Ceva rappresenta uno degli eventi scientifici dedicati alla micologia più quotati dagli studiosi a livello internazionale. La organizza il Gruppo Micologico Cebano (in collaborazione con il Comune), associazione di volontari dediti allo studio e alla salvaguardia dell’ambiente e del fungo, anche nella forma di promozione verso le scuole: funghi, bosco e natura. Il Gruppo, secondo a nascere in Italia nel 1962, è iscritto all’Unione Micologica Italiana e all’Associazione Micologica Bresadola.
Dalla mattinata di sabato 17 gli esperti curano l’allestimento, nella cornice dei portici medievali della centrale via Marenco: in esposizione all’aperto (ma sotto i portici) ci saranno da 400 a 600 specie di funghi dal vivo, classificate secondo i più moderni criteri scientifici. Il numero dipende strettamente dall’andamento della stagione, così come i tipi di specie, Fermo restando che le valli del Cebano sono tra le più ricche di varietà. Quest’anno in particolare si sta verificando un’anomala nascita dell’ ovolo reale, l’Amanita caesarea. Le specie, poi, sono disposte in ordine dalle meno alle più evolute. Cartelloni didattici illustrano il mondo del bosco e del fungo, i consigli per evitare intossicazioni (o peggio) e le leggi che regolano la raccolta. I micologi sono costantemente a disposizione per altre informazioni.
Nella piazza del Comune ci sarà il mercato regionale del fungo e, nelle vie intorno, una serie di produttori con i prodotti di qualità del territorio, con uno spazio per il food. Sabato si prosegue fino a sera (alle 18 la cerimonia d’inaugurazione ufficiale), domenica 18 “non stop” dalle 9 alle 19, anche con eventi collaterali curati dal Comune. Sarà aperto a ingresso libero anche il Giardino botanico del Museo del Fungo (in allestimento) nell’ex convento dei Cappuccini.
Tra i funghi, nel passato, il “cronista della gastronomia” Raspelli è stato fotografato da Elena Tiraboschi sui set di alcune delle 614 puntate di Melaverde (oggi in replica tutte le domeniche alle 11) . A Ceva gli scatti fotografici sono di Danilo Ninotto.
Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al Gruppo Micologico Cebano gmc.ceva62@gmail.com