A volte il mestiere dell’archivista riserva sorprese meravigliose. Mettere mano ai vecchi documenti di un assessore e ritrovare 5.000 splendide fotografie che raccontano praticamente un secolo di storia milanese attraverso i suoi luoghi di sport e di svago.
Cinquemila immagini scattate dai migliori fotografi e agenzie di ogni decennio che partono dagli anni 20 e arrivano fino agli anni 90 raccontando un secolo di città, ed un secolo incredibile come il 900, in cui ogni decennio è stato un’epoca.
Le vecchie lavandaie vestite di nero con le schiene piegate sui lavatoi di marmo delle grandi piscine olimpioniche volute dal Fascio per celebrare se stesso ma fatte con eccezionale bravura dai migliori architetti. Le spettacolari immagini delle Sei Giorni di ciclismo su pista in un velodromo gremito all’esagerazione da un popolo di tifosi e quelle di balere e ristorantini apparecchiati in mezzo alla pista.
Le corse nei sacchi dei bimbi nei parchi pubblici dopo la guerra, visi di incanto che esplodono di gioia entusiasti del niente con cui si divertivano come matti, e si mangiano in un boccone la civiltà del selfie annoiato nei ristoranti di lusso.
E poi ancora le centinaia di scopini che spalavano la neve che fioccava generosa senza che ci fossero i mezzi spazzaneve, i bambini che festeggiavano coi costumi tradizionali italiani fatti in case dalle mamme, i carnevali quando halloween neanche si sapeva che cosa fosse.
La straordinaria festa all Arena dell’Inter di papà Moratti che con Herrera e Mazzola vince il trofeo più importante del mondo, ma senza fare ombra all’incredibile miriade di sport considerarti ‘minori” ma che si praticavano in quantità sorprendente, dal sollevamento pesi alla scherma, dal basket alla pallavolo fino addirittura al baseball con tanto di bande musicali dell’esercito americano.
È impossibile raccontare le centinaia di migliaia di volti che le 5.000 foto ritraggono in maniera romantica ma adamantina, volti che magari vedevano per la prima volta in vita loro una macchina fotografica e che ci raccontano un’ Italia incredibile che nel secolo della velocità ha visto di tutto in un lampo, dalle guerre alle ricostruzioni, dal boom agli anni di piombo ma che non ha mai smesso di giocare e di essere entusiasta, fino all’edonismo senza pensieri dei paninari davanti al Burgy.
Ma siccome gli archivi, come la vera memoria, sono antichi e supercontemporanei, troverete anche una sorpresa tecnologica: grazie agli amici di Wov Labs abbiamo applicato ad ogni teca e pannello dei microchips che permettono semplicemente passandovi lo smartphone accanto di vedere direttamente sul proprio telefono tutte le foto e i documenti per superare la barriera del vetro e ingrandire ogni immagine.
Tutto questo e molto molto altro potrete ammirarlo in Cittadella degli Archivi da oggi domenica 6 ottobre alle 18 fino a fine 2024, e anche, ovviamente, dal sito web https://cittadellamilanosport.it/
Buon viaggio nel tempo.
Francesco Martelli
sovrintendente agli Archivi del Comune di Milano
docente di archivistica all’Università degli studi di Milano