Le buone notizie sembrano non finire mai e Cremona, città proiettata al futuro e ormai detentrice di numerosi primati per l’abbondanza di polveri sottili e polveri normali, morti di tumore e d’altre cause, impronte di vacche da tramandare ai posteri, vivacità e partecipazione alla vita pubblica, spettacoli teatrali coinvolgenti quasi come i tralicci disseminati qua e là per le vie cittadine, piste ciclabili a misura di bici a rotelle, poli logistici, ospedali e qualità della vita, raggiunge finalmente un altro importante ed ambito traguardo: il numero dei pensionati ha ormai superato quello degli occupati. Un dato importante, che sottolinea il fatto che il nostro non è un paese per giovani e suggerisce quindi di aumentare gli investimenti per gli anziani. Magari nella coltivazione di orti, vista la loro disponibilità e sfruttando il terreno incolto delle numerose e spesso incomprensibili rotatorie stradali che circondano la città. Si potrebbe in tal modo ottenere il triplice risultato di utilizzare un terreno inutilmente abbandonato, coltivare prodotti orticoli sani e genuini e soprattutto aumentare gli investimenti, sfruttando il traffico per sfoltire il numero dei pensionati e raggiungere di nuovo un equilibrio con le giovani generazioni.
OCTOPUS
Una risposta
Se Atene piange, Sparta non ride.
Dal castrum opposto, intenti a scrutare un altrettanto desolato orizzonte, inviamo i nostri più sinceri auguri per avvento di redivivo Zaneén de la bala. Nuove per nostro salvatore, ahimè, ad oggi non pervenute.