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L’Area omogenea cremasca ora è nell’odg della Provincia

20 Aprile 2023

E’ stato scongiurato lo scontro tra Area omogenea cremasca e Provincia di Cremona che si era profilato a inizio settimana. Oggi il presidente dell’Amministrazione provinciale, Mirko Signoroni, ha inserito  nell’ordine del giorno dell’assemblea dei sindaci che si riuniranno in seduta il 26 aprile presso l’aula magna del Politecnico di Milano, sede di Cremona in via Sesto 41, la ‘costituzione dell’Area Omogenea Cremasca’. La trattazione di tale oggetto era stata richiesta quindici giorni prima ufficialmente dal presidente Gianni Rossoni. Con una lettera inviata a tutti i sindaci della Provincia, Signoroni precisa che  ‘la proposta di deliberazione potrà essere visualizzata e scaricata secondo le modalità già comunicate con nota prot. n. 32931 del 18.04.2023 al perfezionamento dell’iter amministrativo’.

E’ scontro aperto tra l’Area omogenea cremasca e l’Amministrazione provinciale di Cremona. Gianni Rossoni ha inviato il 5 aprile, quindi con larghissimo anticipo, una lettera al presidente della Provincia di Cremona Mirko Signoroni chiedendogli di inserire nell’ordine del giorno della prossima assemblea dei sindaci la ratifica della delibera del Consiglio provinciale in ordine alla costituzione dell’Area omogenea cremasca. Rossoni, quale presidente dell’Area omogenea cremasca ha chiesto inoltre un incontro tecnico/politico con l’Amministrazione provinciale, presso Consorzio.it spa in ordine alla situazione del ponte di Spino d’Adda e del tratto di Paullese dal ponte alla rotonda di Zelo Buon Persico. La richiesta di  ratificare la delibera del Consiglio provinciale in ordine alla costituzione dell’Area omogenea cremasca è caduta nel vuoto.

Pertanto la giunta dell’Area omogenea si è riunita ieri e, alla luce della convocazione dell’assemblea dei sindaci da parte del presidente dell’Amministrazione provinciale, prevista per il 26 aprile, e constatato il mancato inserimento nell’ordine del giorno dell’oggetto ratifica delibera del consiglio provinciale del 29 aprile 2016 in ordine alla costituzione dell’Area omogenea cremasca come da richiesta in data 5 aprile del Presidente della suddetta Area Omogenea, il presidente Rossoni “esprime amarezza e sconforto e chiede l’inserimento di tale oggetto nella stessa seduta del 26”.

Una dimenticanza, una svista? Sono ipotesi da escludere. E’ invece chiara la volontà della Provincia di non riconoscere l’Area omogenea cremasca come soggetto istituzionale.

‘Era il 29 aprile 2016 – ha scritto Antonio Grassi nell’editoriale pubblicato il 16 aprile socrso su questo blog – e il consiglio provinciale approvava all’unanimità la costituzione dell’Area omogenea cremasca. Il presidente Carlo Vezzini ci metteva timbro e imprimatur.  «Nel rispetto delle volontà del territorio – dichiarava Vezzini – abbiamo sottoposto al Consiglio provinciale l’approvazione, tramite delibera, della costituzione dell’Area-zona omogenea cremasca, che verrà poi sottoposta all’assemblea dei sindaci della provincia di Cremona per approvazione e da qui al tavolo istituzionale di confronto sugli ambiti territoriali e omogenei competenti per il nostro territorio provinciale». Nell’occasione Vezzini aggiungeva: «Ora procederemo ad avviare il percorso di individuazione dell’Area-zona omogenea del Cremonese e del Casalasco, nell’attuale ambito territoriale provinciale».  ‘A tutt’oggi – commenta Grassi – Cremonese e Casalasco non si sono costituiti Area omogenea e le indicazioni dell’ex presidente provinciale Vezzini sono rimaste delle pie intenzioni’.

L’approvazione dell’Area omogenea cremasca da parte dell’assemblea dei sindaci spiana la strada alla costituzione di analoghe aree omogenee del Cremonese e del Casalasco.

 

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