Qualche tempo fa la sede del PRC di Cremona è stata oggetto, in distinti episodi, di attenzioni e omaggi da parte di buontemponi incontinenti che mentre irroravano la porta con i loro liquidi giallognoli si divertivano anche a strappare qualche manifesto e volantino appeso tra la saracinesca e il vetro della porta.
I gentili signori o qualche loro conoscente con la stessa levatura intellettiva, si devono essere ricordati di quei passaggi notturni di qualche tempo fa – oggetto anche di una denuncia contro ignoti – e ieri hanno pensato di escogitare un’azione più “politica” contro la stessa sede. Sulla porta campeggia su fondo rosso il simbolo e il nome di Rifondazione Comunista, scritta evidentemente indigesta a lor signori che hanno pensato bene di ricoprirla accuratamente con vernice nera.
Questa volta non basterà armarsi di santa pazienza, guanti e spazzolone per ripulire la vetrata, ma occorrerà rifare da nuovo la scritta. E questo oltre ad essere una scocciatura, avrà sicuramente un costo.
Vorrei rassicurare gli autori del gesto che non basterà un po’ di vernice a far scomparire il partito e la sua attività politica. Il tentativo di oscurarci avviene ogni giorno da parte di tanta stampa, da parte di tanta politica che sforna leggi che con la democrazia, la rappresentatività e la partecipazione non hanno nulla da spartire, da parte di un’Europa senza memoria e senza cultura che equipara nazismo e comunismo.
Noi ci siamo e ci saremo sempre dalla parte di chi non ha voce né diritti, dalla parte di chi non si arrende e lotta per una vita dignitosa e un’alternativa di società. Ci siamo e ci saremo sempre dalla parte della Costituzione repubblicana, laica e antifascista nata dalla Resistenza.
Francesca Berardi