E’ appena trascorso il terzo anniversario dell’inizio della pandemia covid 19 che tanto dolore ha seminato nella nostra comunità e in tutto il mondo. Il Comune di Cremona è forse l’unica istituzione italiana a non aver ancora ringraziato ufficialmente gli operatori sanitari e i lavoratori di altre categorie che in quel periodo durissimo si sono prodigati per garantire cura, assistenza e servizi. Solo oggi apprendiamo che il sindaco Galimberti ha deciso di attribuire la medaglio d’oro al personale sanitario, negandola alla categoria dei farmacisti, forze dell’ordine, pompe funebri e cassiere. Evidentemente queste ultime categorie, in base ad un suo personale giudizio di valore, non sono meritevoli di un tale riconoscimento, anche se per le stesse, e non per altre da lui citate, sia depositata, come per i sanitari, una precisa richiesta, sottoscritta da un quarto dei consiglieri comunali.
Peccato che quando siamo stati noi a chiedere, in data 21 novembre 2020, l’attribuzione della medaglia d’oro al dottor Giancarlo Bosio quale simbolo dell’impegno dei tanti operatori professionisti che si sono distinti per senso di dedizione e responsabilità, la maggioranza, attribuendo alla proposta un significato politico del tutto lontano dalle nostre intenzioni, ha dichiarato che l’onorificenza doveva essere attribuita in maniera corale e non simbolica, e, dopo ben due anni (21/10/2022) ha depositato la richiesta di attribuzione della stessa ai sanitari.
Una proposta, quella della maggioranza, che, tenuto conto delle circostanze e della tempistica, è nata in realtà solo per boicottare l’attribuzione della medaglia d’oro al dottor Bosio, e che pertanto risulta priva di credibilità.
A conferma di questa interpretazione ora che siamo noi a proporre di ampliare la categoria dei premiati anche ad operatori di altri settori, ci viene detto che quella che verrà attribuita ai sanitari varrà simbolicamente per tutti. Ma ciò che trapela ancora una volta è la mancanza di rispetto istituzionale del Sindaco nei confronti del Consiglio Comunale.
Quando annuncia “Assegniamo la Medaglia d’oro ai sanitari cremonesi” come una decisione già presa, dimentica che l’assegnazione non compete né al Sindaco né alla Giunta, ma al Consiglio Comunale, che sulla questione non ci risulta essersi ancora espresso (a meno che il Sindaco non dia per scontato che i consiglieri di maggioranza siano in consiglio solo per ratificare decisioni prese da lui).
In base al Regolamento per la concessione delle civiche onorificenze, tanto voluto da questa Amministrazione proprio per stabilire regole certe per l’attribuzione delle stesse, le proposte devono essere trasmesse alla Giunta e successivamente all’Ufficio di Presidenza per l’acquisizione dei relativi pareri (non vincolanti), ma la concessione del riconoscimento è deliberata dal Consiglio Comunale a scrutinio segreto con il voto favorevole dei due terzi dei consiglieri. Ci aspettiamo pertanto che entrambe le proposte siano sottoposte al parere dell’Ufficio di Presidenza e successivamente votate in Consiglio.
Noi siamo disposti a votarle entrambe anche con voto palese, sempre che il Sindaco ce lo conceda!
A difesa di tutto il Consiglio Comunale chiediamo al presidente Carletti di richiamare pubblicamente il Sindaco al rispetto delle prerogative dei consiglieri e, conoscendo la considerazione che il presidente ha del Consiglio e del suo ruolo, attendiamo con fiducia che vengano ristabiliti i corretti percorsi istituzionali.
Carlo Malvezzi – FI
Maria Vittoria Ceraso – Viva Cremona
Federico Fasani – FI
Saverio Simi – FI
Una risposta
Senza togliere nulla a Giancarlo Bosio, che ha tutto il mio personale affetto e stima, e la gratitudine di tutta la comunità cremonese che ebbe in quei frangenti bisogno della nostra Pneumologia, credo però sarebbe stato riduttivo mettere al petto di Giancarlo una medaglia dimenticando il contributo di altri professionisti non meno meritevoli, come ad esempio Angelo Pan, Antonio Coluccello e Antonio Cuzzoli all’epoca dei fatti rispettivamente responsabili di Malattie Infettive, Terapia Intensiva e Pronto Soccorso. Quindi ben venga il ricordo e i meriti dei nostri operatori sanitari tutti, non sempre ben ripagati, con l’attribuzione di un plauso corale.