Il Rifugio San Martino si trasferirà a Borgo San Pietro. Nell’ex casa parrocchiale i 18 posti letto del dormitorio e la mensa
per i senza dimora saranno sistemati in spazi più ambi e idonei. La Caritas sta chiudendo l’accordo con la parrocchia per trasferire i servizi attualmente allocati nel Centro pastorale diocesano di via Civerchi nell’ex canonica di Borgo San Pietro, che dovrà essere adeguatamente ristrutturata. “Il progetto – spiega il direttore della Caritas, diacono Claudio Dagheti – prevede al piano terra gli spazi della mensa e del centro diurno per persone senza dimora. Due servizi nati durante il periodo di lockdown per il covid, finalizzati a garantire una maggiore protezione diurna a chi non aveva un’abitazione e che comunque continua ancora ad esserne privo, al pari dei mezzi di sostentamento. Al piano superiore troverà invece casa l’ormai storico dormitorio Rifugio San Martino, voluto nel 2011 dall’allora vescovo Oscar per assicurare un riparo notturno durante il periodo invernale a chi, per vicissitudini diverse, vive in strada.” All’interno dell’edificio troverà spazio anche lo Sportello – aperto due sole mattine la settimana – della Cooperativa Bessimo, che da anni è presente in città e svolge anch’essa un’attività di ascolto e aiuto di persone in condizioni di fragilità, con una specifica attenzione alle dipendenze.
“L’esperienza di questi anni presso il Centro pastorale di via Civerchi – fa osservare Dagheti – ha consentito di costruire una proficua relazione tra diverse realtà che si occupano di povertà estrema come Caritas, Associazione Papa Giovanni
XXIII e Cooperativa Bessimo, migliorando l’efficacia dei percorsi di fuoriuscita dal bisogno.” Quello che si andrà a insediare nell’ex casa parrocchiale di San Pietro – tiene a puntualizzare Dagheti, a seguito di alcune imprecisioni diffuse nelle scorse settimane – non è niente di più di quanto già avviene nell’edificio in via Civerchi, che viene lasciato libero per accogliere gli uffici pastorali della diocesi”.
“La struttura di via Borgo San Pietro ben si presta alla tipologia di servizi che s’intende insediare e permetterà, pur
mantenendo invariato il numero di posti letto, di avere spazi meno assembrati, potendoli suddividere in 5 ampie
stanze, rispetto alle attuali 3; oltre a servizi igienici più adeguati. Il costo della ristrutturazione, che prevede il rifacimento del tetto e della facciata, degli impianti di riscaldamento ed elettrico s’aggira intorno ai 300.000 euro. La Caritas, stante che il servizio di ospitalità notturna e mensa per i senza dimora non ha sostegni da alcun ente, ha finalizzato alla copertura di questo investimento l’iniziativa di carità della diocesi per l’Avvento 2022 e dei prossimi Quaresima e Avvento. Abbiamo trovato fin da subito – evidenzia Dagheti, concludendo – una positiva disponibilità da parte del parroco don Luigi Agazzi, che ha prontamente coinvolto il consiglio degli affari economici della parrocchia, con il quale stiamo mettendo a punto la progettualità e le diverse pratiche burocratiche.”