Futuro ancora incerto per il magazzino farmaceutico dell’Asst Crema, finora costato ai contribuenti 384.815,92 euro iva esclusa per 8 mesi. “Dopo una precedente interrogazione (ITR 21472 del 12/4/2022 ndr) la cui risposta da parte dell’assessore al Welfare ha lasciato aperti diversi interrogativi, ho ritenuto opportuno chiedere a Regione maggiori delucidazioni in merito al futuro del magazzino farmaceutico”. A dichiararlo è Marco Degli Angeli, consigliere regionale del M5s Lombardia, che quest’oggi, 19 settembre ha depositato una interrogazione rivolta alla vice presidente di Regione Lombardi, Letizia Moratti.
Diversi i nodi da sbrogliare. Primo tra tutti, comprendere se Asst e Regione abbiano identificato una nuova e idonea struttura a cui attribuire il ruolo di magazzino farmaceutico, vista l’ormai prossima scadenza contrattuale con la Coopservice; l’azienda che ha subaffittato fino al 30 novembre il magazzino denominato Transit Point di Offanengo, all’Asst Crema. “Ad oggi – chiarisce Degli Angeli – non sembra esserci ancora una soluzione. Ad inizio settembre erano ancora in corso le ricerche per individuare uno stabile adeguato ad ospitare il nuovo magazzino. Il tempo stringe anche perché una volta individuata la nuova location saranno probabilmente necessari lavori per adeguare gli spazi a magazzino farmaceutico”.
Sottolinea Degli Angeli: “Oltre ai costi di gestione del magazzino così detto “Transit point”, agli oneri esborsati da Asst per la realizzazione di una pensilina esterna per la ricarica muletti dal costo complessivo di 2.500,00 euro + Iva, sembrerebbe che l’Asst Crema abbia affrontato un ulteriore costo pari a 51.454,08 euro più iva, riferito ad un ulteriore deposito covid, ovvero al trasferimento di circa 480 bancali dal magazzino di Desenzano sul Garda a quello di Asola Mantovana. In tal senso la Regione chiarisca le motivazioni del trasferimento e quindi come verrà gestito in futuro questo deposito. Ad aprile purtroppo è stata fatta una scelta antieconomica, che ha visto esplodere i costi, aumentare la complessitá di gestione e moltiplicare i locali. Ad oggi purtroppo non c’è ancora chiarezza sul futuro”.
Conclude Degli Angeli: “Nell’interesse dei contribuenti, dei dipendenti e del buon funzionamento dell’Asst, mi auguro che Regione saprà soprattutto spiegare perché si sia arrivati a scegliere una soluzione temporanea così antieconomica e non funzionale, e come voglia dirimere una situazione che ad oggi non risulta adeguata. Il 30 novembre è alle porte e sarà importante garantire continuità operativa nel rispetto di costi adeguati e dei lavoratori che fino ad oggi hanno dovuto lavorare in un contesto non ideale”.