Taglio del nastro della nuova sede del corso di laurea in Infermieristica che ha trovato ubicazione nell’ex tribunale di via Macallè a Crema. Immobile che, per consentire di ospitare gli 82 studenti complessivi oltre al personale docente e amministrativo, è stato fatto oggetto di interventi di adeguamento strutturale realizzati dal Comune a tempo di record. Sette le imprese impegnate che hanno lavorato anche durante il periodo di ferie: cantiere aperto ai primi di giugno e consegnato il 30 settembre. Investiti 250 mila euro, oltre ad altri 71 mila euro per il miglioramento sismico.
La nuova collocazione della sede cremasca del corso di laurea in Infermieristica dell’Università degli studi – che ogni anno ospita 40 nuove matricole – si sviluppa su più di 500 metri quadrati. Ha consentito di accorpare su un unico piano le aule didattiche per i 3 anni di corso, oltre all’aula informatica, con 24 postazioni, il laboratorio (munito di simulatori di seconda generazione che consentono l’apprendimento in ambiente protetto delle tecniche infermieristiche anche invasive) l’aula studio e gli spazi dedicati al personale docente. La sede è dotata di connessione internet in fibra e wi-fi a disposizione degli studenti, oltre che di ampie zone comuni e parcheggi; la collocazione nei pressi della struttura ospedaliera ne facilita il raggiungimento con i mezzi pubblici.
La nuova sede del corso di Infermieristica, tra l’altro, conferma la continuità di utilizzo dell’ex palazzo di giustizia che durante la pandemia covid era stato hub vaccinale, funzione cessata il 6 marzo scorso con il trasferimento delle vaccinazioni nel poliambulatorio dell’Asst.
“La giornata odierna con la consegna dell’immobile di proprietà comunale dell’ex tribunale in disponibilità all’Asst e all’Università degli studi di Milano – commenta il sindaco Fabio Bergamaschi – è estremamente importante per una pluralità di motivi: innanzitutto per consolidare l’alleanza fondamentale tra gli enti territoriali e le istituzioni sanitarie per garantire la permanenza e lo sviluppo del corso di laurea Infermieristica. A Crema, concedendo uno spazio che è stato perfettamente adeguato alle esigenze didattiche. In secondo luogo per il fatto che l’immobile dell’ex tribunale mantiene una funzione, contrastando quindi il pericolo di creare in una proprietà così importante in mano pubblica un vuoto urbano. Al contrario, si conferma a questa proprietà una vocazione di piena coerenza con il percorso già avviato con l’insediamento dell’hub vaccinale, che ha dimostrato come la destinazione socio-sanitaria di questi spazi fosse quella più naturale, data la prossimità all’ospedale. Una destinazione che ritengo possa rappresentare in futuro un’opzione definitiva, che intendiamo proporre alla Regione Lombardia nell’ambito di un pensiero più ampio e complessivo sull’utilizzo delle proprietà pubbliche ad oggi dismesse o sottoutilizzate presenti sul territorio cittadino. Mi riferisco al dialogo già avviato con regione Lombardia per la fruizione degli ex Stalloni, mi riferisco all’ ex tribunale, mi riferisco anche all’ex Olivetti, dove esiste un immobile appunto di proprietà comunale e provinciale precedentemente destinato ad ospitare anche lo stesso corso di Infermieristica. Il Comune di Crema è da tempo pronto a sedersi al tavolo con le istituzioni regionali e provinciali, per rilanciare un’alleanza tra istituzioni al fine di dare coerenza nella localizzazione degli interventi nei prossimi anni, fondandosi su una rigenerazione urbana degli ambiti pubblici. A tal proposito ricordiamo come l’ex tribunale di Crema risieda in via Libero Comune, cioè “città dei servizi”, dove si concentrano i poli di attrazione di tutto un territorio, con una viabilità già in crisi. Quindi sarà necessario nel prossimo PGT del Comune di Crema porre una forte attenzione su un nuovo asse infrastrutturale. Ciò detto, siamo felici di poter consegnare le chiavi di questo immobile comunale ad ASST e UNIMI che già dalle prime battute sta dimostrando la sua perfetta funzionalità alla destinazione. Una condivisione progettuale piena e salda, una fattiva collaborazione che ha portato a un risultato importante che oggi presenta ancora il carattere della temporaneità ma che andremo a verificare nel corso del tempo anche con le istituzioni regionali possa avere un carattere di definitività, come sono convinto che debba avere”
“Questo risultato – ha commentato il direttore generale di Asst Crema Ida Ramponi – è frutto di importanti e proficue sinergie tra istituzioni a beneficio dei cittadini e del territorio cremasco. Il corso di laurea in infermieristica dell’Università degli studi di Milano presso la sede di Crema è un’opportunità per gli studenti che già durante il tirocinio potranno conoscere il posto dove tendenzialmente andranno a lavorare. Contiamo di proseguire questa importante esperienza facendo affidamento su una buona collaborazione con l’università e tutte le istituzioni territoriali”.
Secondo il coordinatore del corso di laurea Laura Milani: “La collocazione risponde alle esigenze didattiche proprie del corso di Infermieristica che, oltre a preparare professionisti competenti e tecnicamente abili, pone particolare attenzione allo sviluppo delle capacità relazionali dei propri studenti in vista del particolare rapporto che si sviluppa tra infermieri e persone assistite. La possibilità che gli studenti dei tre anni di corso possano interagire tra loro per uno scambio continuo di informazioni e confronto costituisce un particolare pregio della nuova sede. Il risultato conseguito è opera di molti, un particolare ringraziamento va all’Ufficio Tecnico di Asst per la supervisione dei lavori oltreché agli operatori del Comune di Crema, in particolare all’architetto Massimo Pedrinazzi e all’ingegner Paolo Vailati dell’Ufficio Tecnico, a Stefania Cervieri, Dario Raimondi e Paolo Pertosa dei Servizi Informatici e ai dipendenti di tutte le ditte che hanno consentito lo svolgimento dei lavori in tempi utili alla ripresa dell’attività didattica nella nuova sede”.
In rappresentanza dell’Università degli studi di Milano sono intervenute l’attuale presidente del corso di laurea Maura Lusignani e la past president Anne Desrebecq.
La nuova destinazione dell’ex tribunale si è resa necessaria per l’esigenza di liberare l’ex università di via Bramante, oggetto di importanti lavori di riqualificazione che vanno nella direzione della rigenerazione urbana. Qui, dal 2021 era stato ospitato il corso di laurea in
Infermieristica dopo che l’anno precedente Informatica aveva definitivamente abbandonato quei locali.
Il maxi cantiere che andrà ad aprire in via Bramante e che permetterà di sistemare l’ex ateneo vale 5,1 milioni di euro. Il primo progetto è quello denominato ‘Ex O. hub dell’innovazione’: 1,9 milioni di euro, con un milione garantito da Fondazione Cariplo e il resto dall’amministrazione comunale (ente capofila) con 400mila euro, Provincia (250mila),
Politecnico di Milano (140mila euro), Associazione cremasca studi universitari (60mila euro) e Camera di commercio (70mila euro). Verrà riqualificato il piano terra che ospitava i corsi Its di alta formazione in tecnologia della cosmesi, la laurea in infermieristica e il master in infermiere di famiglia.
Il secondo riguarda la riqualificazione antisismica dell’ala A, con 1.156.320 euro di spesa, grazie a 500mila euro della Regione e a 656 mila di risorse comunali.
Infine il terzo, per rendere agibile l’ala B: 2.060.788 euro interamente finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.