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Crema, teleriscaldamento. Caro bollette un caso politico

4 Maggio 2022

È intollerabile che Linea Green non venga in Commissione a riferire sulle tariffe del teleriscaldamento, rispondendo alle domande dei consiglieri comunali di Crema.

Il 24 marzo scorso il consigliere comunale Manuel Draghetti protocollò, insieme ad altri consiglieri di minoranza, la richiesta per una commissione di garanzia sul tema delle tariffe del teleriscaldamento. Il regolamento del Consiglio comunale impone la convocazione della commissione entro 10 giorni dalla richiesta. Ciò non è avvenuto e la responsabilità politica è principalmente del presidente della commissione Simone Beretta. Dopo numerosi solleciti di Draghetti, il 12 aprile il Comune ha inviato una richiesta a Linea Green per chiedere disponibilità a presenziare in Commissione. Zero risposte e nessun commento. Questo fino a quando il Presidente Beretta, continuamente sollecitato da Draghetti, ha convocato la commissione per il giorno 3 maggio, chiedendo formalmente a Linea Green di venire a riferire.

La maggioranza del consiglio comunale ha tuttavia boicottato la commissione, giustificandosi col fatto che ormai siamo troppo vicini alle elezioni. Ricordiamo che la richiesta di commissione era del 24 marzo scorso e andava evasa, come da Regolamento! La commissione è stata così revocata. Al posto di dare risposte, dalle parti del palazzo comunale revocano le commissioni…

L’atteggiamento di Linea Green, facente parte di A2A, del Comune di Crema, del presidente della commissione di Garanzia Beretta e della maggioranza consiliare è inqualificabile. Chiedevamo e continuiamo a chiedere solo delle risposte, così come i cittadini, specialmente quelli che fruiscono del teleriscaldamento.

Siamo così ora a porre pubblicamente alcune domande:

  • Perché le tariffe del teleriscaldamento del primo trimestre del 2022 a Crema sono triplicate rispetto allo scorso anno, quando invece in altri Comuni sono ‘solamente’ raddoppiate all’incirca?
  • Qual è il controllo pubblico del Comune di Crema sul teleriscaldamento, visto che viene utilizzato sottosuolo comunale? Il Comune di Corsico, ad esempio, prevede – riferendosi alla convenzione con il concessionario – l’obbligo di comunicare periodicamente le tariffe applicate, con dimostrazione della relativa coerenza con le conclusioni del collegio tecnico, applicando la variazione trimestrale del prezzo del gas naturale. E il Comune di Crema che fa?
  • Perché i cittadini non hanno risposte, nonostante la società operi in un regime di monopolio?
  • Le tariffe del teleriscaldamento sono dettate da Arera oppure, come affermato da Danilo Scaramella, presidente Legambiente Brescia, vengono decise da A2A?

Servono risposte: fuggire dai luoghi istituzionali, senza fornire risposte ai cittadini fruitori del servizio, non fa certo onore.

 

Movimento 5 stelle Cremasco

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