E’ un’impresa tutt’altro che facile gestire ininterrottamente un esercizio pubblico per decenni. Lo è ancora di più a Cremona, vuoi per la natura tutta particolare dei cremonesi, vuoi per le mode che si rincorrono con velocità crescente e che evidenziano impietosamente ogni aspetto ‘demodé’. Per questo, ma non solo per questo, è stata un’impresa eroica quella di Luisa Maria Bonfanti, titolare dello storico Rio Bar che si affaccia su piazza della Pace a Cremona. E’ mancata oggi e mancherà d’ora in poi alla schiera di clienti affezionati che apprezzavano disponibilità, gentilezza, riservatezza, in una parola professionalità, della signora Luisa. La affiancava da anni la figlia Susanna, per tutti Susy, con identica affabilità. La forza del Rio è stata la flessibilità, cioè la capacità di adattarsi alle abitudini della clientela, assecondandola. Luisa col marito Bruno Mazzolari e la figlia Susanna si sono adeguati alle rinnovate richieste offrendo un’eccellente proposta ai clienti per la pausa pranzo. Il ‘Rio’ ha conservato negli anni la prerogativa di essere un punto d’aggregazione dei giovani. E anche questo ha contribuito al successo del locale, ben oltre il vantaggio competitivo assicurato dall’eccezionale posizione, nel cuore di Cremona. Luisa non ha mai tradito umori ed emozioni: ai clienti-amici. Ha sempre riservato sorrisi e, se la situazione lo richiedeva, sincere parole di conforto. Quelle che adesso amici, clienti, frequentatori abituali e occasionali rivolgono alla figlia Susy, gentile e disponibile come la mamma, ma purtroppo privata di un riferimento sicuro e insostituibile.
Una risposta
Luisa e’ stata per anni la mia compagna di pranzo. Stare ai suoi tavoli con gli altri avventori del mezzogiorno che imparavo col tempo a conoscere, dall’ingegnere, al professore, all’avvocato, era una pausa rilassante che ti accompagnava alla seconda parte della giornata. Ho apprezzato col tempo la sua disponibilità, la sua discrezione, la sua vitalità, il suo essere anfitriona perfetta del suo mondo, il Rio Bar. Con lei ti confidavi, ti aprivi come si fa con una vecchia amica. Credo fermamente che personaggi come Luisa non esistano più. A Susy un abbraccio sincero da Roberto e Iván.