Sono passati molti anni da quando la professoressa Maria Luisa ‘Marilli’ Trombini Casadei, scomparsa ieri, sedeva in cattedra al liceo ginnasio Daniele Manin di Cremona. Allora la lingua straniera si studiava solo al ginnasio, due anni dopo la scuola media. L’insegnante di inglese era lei, la signora Casadei. Si usava chiamare le prof col cognome del marito. Amava la lingua inglese, chiedeva che ci si sforzasse di avere un’inflessione british, il meno cremonese possibile, che lei sfoggiava con orgoglio. Rising and falling intonation. Era davvero una signora: arrivava in classe con passo lento e un poco dondolante, il registro sull’avambraccio, la borsa e i libri che le servivano per la lezione. Elegante, con un’aria un po’ snob, si accomodava sulla sedia con i braccioli come se si trovasse in casa di amici e non a scuola. Trasmetteva simpatia, amava fare battute, raccontava qualche volta dei suoi tre figli, Debora, Edoardo e Ilaria e degli inevitabili confronti che si verificavano in famiglia tra i ragazzi. Le classi erano dimezzate durante l’ora di inglese, perché gli alunni avevano la possibilità di continuare l’apprendimento della lingua studiata alle medie. Il numero ridotto di studenti favoriva un rapporto più diretto e ravvicinato con l’insegnante. Se qualche alunno aveva potuto praticare l’inglese durante le vacanze in un viaggio-studio Inghilterra, era una soddisfazione e un vero piacere per lei parlare in modo fluente, usando anche i modi di dire tipici del mondo anglosassone.
Terminato il liceo, capitava di incontrarla in città. Si fermava volentieri a parlare coi suoi ex studenti. Ricordava i nomi e dimostrava di essere contenta di rivedere persone nelle quali avvertiva di avere lasciato un segno. Ed era gratificante per i suoi ex, ormai adulti, non sentirsi uno dei tanti, ‘Marilli” amava il suo lavoro e sapeva trasmettere la passione per l’inglese e per lo studio in genere ai ragazzi che hanno avuto il privilegio di averla come insegnante. Ci ha lasciato una vera signora, a scuola e nella vita di tutti i giorni
4 risposte
Aveva una aura teatrale, un passo lento e imperioso quando arrivava coi suoi libri e registri e borsetta in un braccio e altre cose nell’altro, con sigaretta annessa.
La adoravo, perché a suo modo stava sopra le righe e con la lingua del mondo ci faceva immaginare di volare lontano.
Una icona intelligente, del resto come tanti dei professori del nostro glorioso Liceo Manin, quando essere “docenti” era un ruolo che contava davvero e noi, dopo 50 anni, ne siamo memori e onorati di averli incontrati.
Grande donna e grande insegnante! Aveva uno stile British che la rendeva unica e una sensibilità non comune. Grazie di tutto mitica Prof ❤️
Amavo anch’io Marilli davvero tanto. Era una donna straordinaria, amabile , simpaticissima. È stata la mia prima amica al Bagno Lelia a Viareggio . Quando entrai nel Bagno la prima volta lei mi accolse con un grande sorriso , stava in piscina e mi fece delle domande. Non la posso dimenticare e non la dimenticherò. Parlavamo in inglese tutti i giorni e lei me lo ha insegnato molto bene. Grazie di tutto Marilli carissima ❤️
La prof. Casadei era proprio così, una signora d’altri tempi. La caratterizzava quest’aura snob affascinante che coniugava con una semplicità e vicinanza a tutti noi suoi alunni . Aveva senso dell’umorismo e si ricordava le nostre vicende personali che condivideva con le sue .
È stato un grande riferimento per me , mi ha gratificato e valorizzato durante tutto il periodo di studi . È grazie a lei che ho coltivato la passione per la lingua e la cultura inglese che ci ha trasmesso .
A distanza di quarant’anni, incredibilmente , ricordava ancora tutto di me .
Ci siamo sentite brevemente poco tempo fa, dopo tanti anni , e ci è sembrato di essere tornate indietro nel tempo . Lei era la mia prof e io una delle sue alunne predilette .
Mi stringo con un grande abbraccio alla mia prof e a tutta la sua famiglia