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Cremona, Vecchio ospedale? Un ricovero per le nutrie

10 Marzo 2022

Desta entusiasmo la notizia, rimbalzata addirittura da Dubai, che il progetto del nuovo ospedale di Cremona verrà affidato al vincitore di un concorso pubblico internazionale, di fatto scatenando una competizione a base di furiosi litigi e colpi proibiti  tra archistar e studi di architettura famosi, a partire da Renzo Piano e Stefano Boeri per finire a Norman Foster e Kazuyo Seijma. Ovviamente, tensioni a parte, un concorso pubblico internazionale rappresenta un enorme passo in avanti rispetto alle normali pratiche edilizie di sanità pubblica della nostra Regione e costituisce un punto fondamentale dal quale difficilmente si potrà tornare indietro.

Proprio da questo le Pubbliche Amministrazioni del territorio cremonese potrebbero prendere lo spunto per estendere la proposta di un concorso pubblico al destino dell’edificio attuale. Se poi il concorso di idee fosse aperto  anche ai cittadini del territorio, si potrebbe anche ridurne la dotazione di ricchi premi e cotillon, vista l’attesa partecipazione dei cremonesi ai progetti che governeranno i loro destini nel prossimo futuro. Dando per scontato che la proposta di un allevamento di piccioni dovrebbe essere la soluzione favorita, non pare male anche la possibilità di confinare tutte le nutrie del territorio nella vecchia struttura. Altre alternative suggerite dalla popolazione consistono nella realizzazione di un sistema di protezione dei cinghiali oppure delle caprette tibetane, esigenze assai sentite sul territorio e passibili di rilevante ritorno economico.

Una riconversione dell’attuale edificio ad altre funzioni (ambulatori, sale da ballo, mercato del pesce, esposizione di prodotti del territorio, rifugio antiaereo, bazar, città dell’innovazione..), pur possibile, avrebbe invece lo svantaggio di richiedere una normale manutenzione della struttura, proprio quello che invece sino ad ora ha costituito un ostacolo insormontabile per le precedenti amministrazioni ospedaliere. E’ in questo contesto che la proposta di istituire un concorso pubblico per stabilire il destino della struttura attuale potrebbe rappresentare l’arma vincente, quantomeno per un sano confronto di idee e intelligenza. Proprio quello che manca nel progetto di demolizione.

 

OCTOPUS

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