Dovremo attendere un mese per la completa rimozione dei tronchi d’albero sradicati dalla furia del vento che lunedì scorso, 4 luglio si è abbattuto su Cremona. E’ un tempo che appare decisamente lungo, poco compatibile con le esigenze di una città che si trova nella Regione più avanzata d’Italia. Ma occorrono mezzi, uomini e risorse economiche per il ritorno alla normalità, considerata l’entità del danno causato dalla violentissima tromba d’aria che ha spazzato soprattutto le zone rivierasche situate lungo il fiume. Perciò non resta che aspettare. E’ invece ascrivibile a incuria ordinaria, quindi a mancanza di manutenzione, la proliferazione di erbacce infestanti e poloni che fanno belle mostra di sè attorno alla quasi totalità delle piante che fiancheggiano entrambi i lati del viale Trento e Trieste. Nessuno del Comune se n’è ancora accorto? Di certo nessuno armato di un semplice decespugliatore finora è intervenuto. E il risultato, che dimostra sciatteria, è sotto gli occhi di tutti.
Una risposta
Caro Vittoriano forse bisognerebbe spiegare ai super tecnici del Comune che sono le erbacce infestanti e non i bei tigli, platani ecc, il genere di verde su cui è cosa buona e giusta calare le cesoie.