Cremona, Mantova e Brescia nei primi 3 mesi del 2022 superano i 35 giorni di sforamento concessi dalla normativa. Degli Angeli: ‘Tra Cremona e Mantova ogni anno oltre mille morti premature per l’inquinamento. Gli enti preposti attuino politiche attive per ridurre le emissioni e quindi le morti prematura da inquinamento’ A spiegarlo è Marco Degli Angeli, consigliere pentatsellato di Regione Lombardia il quale precisa: ‘C’è un preoccupante allarme di polveri sottili in tutto il sud della Lombardia. È preoccupante che molti politici nascondano la polvere sotto il tappeto e continuino a far finta di niente. Anzi fanno il tifo per opere nefaste come l’autostrada Cremona Mantova e per l’incenerimento’.
Numeri alla mano, la provincia di Cremona continua a superare la soglia fissata dalla normativa a 50µg/m³, con una media di 75 µg/m³ di PM10. Oltre sei giorni consecutivi solo nell’ultima settimana. 39 gli sforamento nella centralina di via Fatebenefratelli da inizio anno, sui 35 nel totale concessi in un anno dalla normativa europea. Non migliore è la situazione a Brescia, che solo a fine gennaio aveva già registrato 18 giorni consecutivi con una media di 52,5µg/m³, con molte centraline che sforano da più di 35 giorni. Mantova è anch’essa sopra i 35 giorni consecutivi.
Aggiunge Degli Angeli: ‘Per ridurre le emissioni non serve un miracolo, ma solo la volontà di attuare politiche attive nei confronti dell’ambiente. Come? Basterebbe sottrarre le emissioni dai settori più inquinanti come quello della zootecnia che incide per il 19%, quella civile che incide per il 21% o quello dei trasporti che incide invece per il 34%.”
Dati alla mano, considerando che nel 2019 l’inquinamento atmosferico in Europa ha causato nel totale 307 mila morti, contro le 456 mila del 2005, ad oggi un ulteriore 58% dei decessi lo si sarebbe evitato, se si fossero seguiti i parametri dell’Oms. Solo in Italia ci sarebbero stati 32mila decessi in meno (il totale italiano, il peggiore in Europa, è di 49.900 ndr). Ho quindi come l’impressione che certi politici vogliano tornare all’età del carbone, visto che spingono su alternative presentate come green, ma che hanno emissioni maggiori rispetto alla combustione a metano. Forse bisognerebbe rivedere le priorità, al netto degli utili prodotti a fine anno dalle multinazionali, visto e considerando che, secondo i dati forniti dall’Agenzia europea dell’ambiente (EEA) se in Lombardia avvengono oltre 10 mila decessi l’anno, solo tra le province di Cremona e Mantova muoiono prematuramente o meglio, ci sono quasi mille morti premature di cui 524 nella provincia di Mantova e 468 in quella di Cremona, causate dall’alto tasso di inquinamento’.