L’11 novembre 2021, il capogruppo consiliare di Cremona del Movimento 5 Stelle Luca Nolli aveva presentato un ordine del giorno sul Piano pluriennale di ripiantumazione, partendo dal drastico taglio degli alberi in città ‘che sta cambiando pesantemente l’aspetto paesaggistico di alcune vie’. Nolli ricordava che ‘Cremona è stata classificata come la più inquinata d’Italia e seconda in Europa per quanto riguarda le PM 2.5. Siamo secondi solo a Nowy Sacz in Polonia (ma di poco)’. ‘La recente classifica di Ecosistema Urbano – aggiungeva Nolli – ha certificato un calo delle performace legate all’ambiente, in primis i parametri della qualità dell’aria biossido di azoto, ozono, e PMl0 e Cremona nell’ultimo anno ha perso 12 posizioni rispetto altri capoluoghi italiani. Già nel passato abbiamo sollecitato la giunta a rispondere ad una serie di quesiti riguardanti il Piano del verde, la sua partecipazione, l’entità delle risorse economiche da mettere a disposizione e le tempistiche di nuove piantumazioni, e il bosco dei nuovi nati senza avere risposte. Da un recente censimento è emerso che a Cremona mancano più di 1500 alberi, abbattuti e mai ripiantumati negli ultimi 10 anni. Inoltre il Comune non ha destinato i 22.000 euro di entrate ricavate da privati per piante abbattute e non ripiantumate’. Nolli impegnava la giunta ‘a dare concretezza agli annunci e a fare di tutto per recuperare le risorse a favore di nuove piantumazioni e a stanziare nel prossimo bi lancio o nella prima variazione utile 2 milioni di euro per un piano pluriennale di ripiantumazione in tutta la città’.
A nome della giunta è intervenuto l’assessore Luca Zanacchi che ha innanzi tutto contestato il risultato del censimento secondo il quale a Cremona sarebbero venute a mancare 1500 piante negli ultimi 10 anni. ‘Il verde sul territorio del Comune di Cremona – ha aggiunto -si estende su 2.587.345 metri quadrati. Per quanto concerne atti concreti, in particolare le piantumazioni avvenute dal 2019 ad oggi, nel 2022 sono state messe a dimora 88 piante e 180 arbusti, dal 2019 quindi un totale ad oggi di 198 piante e 230 arbusti, a queste si aggiungono essenze a bosco, 900 del bosco covid e i 300 dei nuovi nati, per un totale di 1.498 piante. Ad oggi il patrimonio arboreo della città, patrimonio censito su parchi e viali, si assesta su 23.193 alberature (non sono contemplate le alberature in carico ad altri enti). La stima complessiva delle alberature comprensive di aree a bosco si attesta sulle 50.000 unità. Verrebbe da dire che ad oggi questa Amministrazione ha di fatto compensato la quota di piante abbattute secondo il fantomatico censimento sopra accennato’.
‘Per quanto riguarda le prossime azioni, nella stagione silvana 2022/23 – ha annunciato Zanacchi – verranno messe a dimora 900 piante nell’area tra via Giuseppina e il Cascinetto: saranno così circa 7000 metri quadri di bosco in più in città. Altre 20 piante saranno collocate nel parco Rita Levi Montalcini e in viale Concordia. Nella primavera 2023 Cremona disporrà così di 2398 in più, a queste si aggiungeranno le alberature legate ad alcune compensazioni a verde in via di definizione, come per esempio l’importante compensazione della logistica. Le potature effettuate negli ultimi due anni sono 975, sono state fornite e messe a dimora per fioriture stagionali estive circa 4200 piantine, sono stati attuati interventi di riqualificazione di roseti in alcune aiuole della città e in particolare: largo Palestro, piazza Roma, rotonda viale Concordia/via Giuseppina, rotonda viale Concordia/via Postumia. Lo scorso mese di marzo sono stati eseguiti trattamenti endoterapici per la cimice dell’olmo (106 in viale Trento e Trieste, 136 in via Giuseppina, 2 in via Berenzi e 4 in via Magnani). A questi si aggiungono interventi fitosanitari (trattamenti antiparassitari contro cimici, afidi e ifantria ad oggi eseguiti due interventi) in due diverse fasi che hanno interessato varie zone cittadine. A tutto questo si aggiunge la manutenzione ordinaria delle strutture presenti nelle aree verdi pubbliche. E’ in corso lo sfalcio delle aree verdi, il sesto, e il 22 settembre partirà il settimo. Sono stati eseguiti i monitoraggi indicati come prioritari nelle seguenti scuole: asilo San Francesco, scuola Bissolati, scuola Don Primo Mazzolari, scuola Manzoni. Sono stati eseguiti i monitoraggi anche sulle alberature di viale Trento e Trieste e del parco del Vecchio Passeggio. Il violento nubifragio del 4 luglio ha danneggiato molte aree verdi (quasi 600 alberi, di cui crollati 270) con annessi giochi e arredi: sono in fase di calendarizzazione gli interventi per ripristinare quanto prima le attrezzature. Notevole è stato lo sforzo per riportare ordine con ben 12 imprese coinvolte. Per tutte le attività di gestione del verde sono stanziati a bilancio 1 milione e 460 mila euro. per le manutenzioni ordinarie e 300 mila euro per le manutenzioni straordinarie. Nella situazione attuale però, accanto agli stanziamenti e in parallelo alle attività di gestione del patrimonio verde cittadino, diventa sempre più indispensabile avere strumenti di progettazione del verde urbano. Da qui la Consulta del Piano del verde, un percorso partecipativo nel quale l’Amministrazione è coadiuvata dalla professoressa Alessandra Marin (che già ha esperienze in questo senso) e che ha già visto un primo incontro il 28 giugno scorso. Sono previsti altri incontri con la Consulta per condividere con i membri la bozza di Piano del verde così che vi sia la possibilità di apportare le modifiche che verranno richieste. Qualcuno diceva che era tutta una farsa ma la realtà è che permettere la partecipazione presuppone fatiche relazionali e energie intellettuali e mentali che solo chi desidera portare contributi costruttivi è in grado di sostenere. Un percorso di partecipazione reale e condiviso che porterà entro la fine del 2022/inizio del 2023 a far sì che Cremona possa dotarsi di un Piano del verde. L’obbiettivo non è quindi caricare il bilancio di costi senza che questi siano contestualizzati all’interno di progettualità articolate e innovative che possano valorizzare anche gli aspetti economici gestionali. Alla richiesta di mettere a bilancio due milioni di euro per le piantumazioni di essenze arboree rispondo che, attraverso la redazione e la costruzione del Piano del verde, emergeranno gli elementi valutativi circa i bisogni e le esigenze della città anche sotto il profilo progettuale e di conseguenza economico’.
Concluso il dibattito, l’ordine del giorno è stato posto in votazione e respinto: 1 voto a favore, 18 contro e 7 astenuti.