A chi aveva dimenticato che lo scorso anno Cremona aveva conquistato la piazza d’onore nella poco onorevole classifica delle città con l’aria più inquinata d’Europa, ieri la EEA (European Environmental Agency) ha rinfrescato la memoria ribadendo il piazzamento precedentemente conquistato. Chissà se gli amministratori locali, i rappresentanti regionali e dello Stato, colti d’amnesia collettiva, prenderanno finalmente sul serio questo nuovo allarme e soprattutto adotteranno qualche provvedimento di fronte a un’emergenza cronica che miete vittime nell’indifferenza generale.
Il report annuale dell’Agenzia Europea dell’Ambiente si apre con la classifica delle città europee con l’aria più pulita. Nel corso delle rilevazioni effettuate tra il 2020 e il 2021, hanno fatto registrare la migliore qualità atmosferica Umeå in Svezia e Faro e Funchal in Portogallo secondo i dati pubblicati ieri, 11 luglio 2022. L’indagine dell’EEA contiene anche due rapporti relativi alla presenza nell’aria di sostanze inquinanti. Sono state prese in esame più di 340 città europee classificate dalle più pulite alle più inquinate in base ai livelli medi di particolato (PM2.5). Le rilevazioni sono state effettuate da più di 400 stazioni di monitoraggio nei Paesi che aderiscono alla EEA nel corso dei due anni appena trascorsi. Dal 2020 al 2021, l’aria è risultata buona solo in 11 città in cui i livelli di PM2.5 erano inferiori alle linee guida fissate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’esposizione prolungata alle PM2,5, cioè 5 microgrammi per metro cubo d’aria. Tale linea guida è stata superata nel 97 per cento delle 343 città europee sottoposte a indagine. Il valore limite annuale per le PM2.5 di 25 microgrammi per metro cubo è stato superato solo nelle tre città più inquinate: Nowy Sacz in Polonia; Cremona e Padova in Italia.
Balza all’occhio la differenza abissale, il quintuplo, tra le linee guida stabilite dall’OMS e gli standard drammaticamente più permissivi fissati dall’Unione Europea. L’indagine sulla qualità dell’aria nelle città europee è utile al fine di stabilire che cosa si è respirato nei due anni passati nei centri urbani sottoposti a esame. L’esposizione prolungata a concentrazioni elevate di aria inquinata da PM2.5, si legge nel rapporto, provoca danni gravissimi alla salute. L’inquinante atmosferico PM2.5 ha il maggiore impatto negativo in termini di decessi prematuri e malattie croniche.
In base all’analisi dei dati forniti dagli Stati che aderiscono alla EEA, l’Agenzia Europea dell’Ambiente, la più grande sfida è la riduzione dell’ammoniaca in agricoltura. Tra il 1990 e il 2020, sei inquinanti atmosferici hanno superato costantemente i valori limite: monossido di carbonio, ammoniaca, ossido d’azoto, composti volatili non metanici, ossidi di zolfo e particolato. Le emissioni di ammoniaca hanno mostrato la minore diminuzione dal 1990 ad oggi.
Maggiori informazioni al link European City Air Quality Viewer
Vittoriano Zanolli
3 risposte
Confidiamo nell’abnegazione da sempre mostrata dal nostro sindaco su questi temi. Temi che lo affliggono anche personalmente, come si evince da un video girato in concomitanza con l’uscita della conferma sulla qualità dell’aria di Cremona
Attendo con ansia che i nostri amministratori prendano atto dell’inquinamento presente nella città e/o nella regione e/o nel paese che governano dando priorità assoluta a tale problema!
E’un triste primato, ma presumo che interessi a pochissime persone, viviamo in uno stato di rassegnazione perenne, siamo piu’ interessati alla squadra del cuore, alla formula uno, che pena ragazzi