Da 2 giorni la città brulica di musicisti, addetti al commercio di strumenti e affini. Tutti felici di essere qui, frequentano i nostri ristoranti, alberghi, bed & breakfast. Vedo veramente persone che amano Cremona, che tornano volentieri, che godono di salame e buon vino e di tutto quello che per noi è ordinaria amministrazione. Acquistano, conoscono i prodotti spesso meglio dei cremonesi, considerano buoni i costi.
Domanda: Cremona, allora, soffre (non voglio dire che muore) per colpa dei cremonesi?
Patrizia Signorini