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Cremona Solidale. FdI: ‘Silenzio sulla holding sociale’

19 Febbraio 2022

Lunedì in consiglio comunale verranno portati all’attenzione dei consiglieri gli atti
fondamentali dell’azienda speciale comunale Cremona Solidale. A distanza di oramai dieci giorni dalla commissione, nessuna reazione da parte del sindaco Galimberti e dell’assessore Viola a proposito del percorso da intraprendere, consigliato da Fratelli d’Italia, per rivedere il modello societario dato all’istituzione cremonese. Un silenzio che non lascia allibito chi come noi conosce i comportamenti e le dinamiche interne dell’attuale amministrazione, ma che desta comunque più di una perplessità sulla competenza e capacità dell’attuale giunta, attesa l’importanza che Cremona Solidale ha sul territorio e per il territorio, un’eccellenza rara nel panorama welfare, riconosciuta da tutti in città, e non solo. A quanto pare l’idea di holding sociale piace poco all’attuale Amministrazione. Peccato, però, perché con le nuove disposizione sulla riorganizzazione del Terzo Settore quella ipotizzata da noi di Fratelli d’Italia sarà una delle 7 tipologie d’impresa che andranno a sostituire le fondazioni onlus che, per quanto ad oggi ci è
dato sapere, avranno vita breve. Già l’Amministrazione Perri, unitamente agli organi direttivi ed al cda di Cremona Solidale, aveva oltre 10 anni fa manifestato l’intenzione di modificare la veste giuridica di Cremona Solidale, oggi come allora azienda speciale comunale. Insorse la minoranza di sinistra, che come al solito, per mere ragioni demagogiche e biecamente elettorali – gridò allo scandalo e all’inesistente pericolo della ‘privatizzazione’, dimenticando oltremodo che nel panorama delle RSA lombarde tutte costituite in fondazioni, l’azienda speciale comunale di Cremona rappresentava un unicum. L’idea di Perri era invece semplicemente dettata dall’evidente ragione che il cambio di veste giuridica avrebbe permesso ingenti risparmi di spesa e di imposte (oltre 400mila euro di sola Irap l’anno), con un conseguente incremento di risorse da destinare a utenti e cittadini. Ora la questione si ripropone in ragione della nuova normativa di imminente
pubblicazione.

Il welfare cittadino va ripensato. Magari anche rispettando le origini, ma con una nuova formula: la holding sociale. Essa avrebbe personalità giudica, sarebbe a partecipazione pubblica, con un cda di nomina comunale, ipotizzando di avere il sindaco, o l’assessore alle politiche sociali
(o un loro delegato), quale presidente. La super holding dovrebbe raggruppare Fondazione città di Cremona e Cremona Solidale: patrimonio e know how di nuovo insieme. Tralasciamo di elencare i vantaggi tecnici della scelta, ma evidenziamo che tutto rimarrebbe pubblico, nessuna privatizzazione, nessuna vendita, nessuna rivoluzione. Una sola parola: ottimizzazione e uniformità di intenti.

Fratelli d’Italia offre la propria idea all’attuale Amministrazione senza infingimenti politici, perché il bene comune non ha colori, non è di destra o di sinistra: il bene comune è storia, tradizione, eccellenza. Abbiamo l’obbligo di traghettare le realtà di Cremona Solidale e Fondazione Città di Cremona nel terzo millennio, di lasciarle ai nostri figli garantendo basi solide e solido futuro. Cremona Solidale e Fondazione città di Cremona sono un patrimonio di tutti i
cremonesi ed è compito precipuo di tutte la rappresentanze politiche della città quello di attivarsi unitamente e trasversalmente per garantire a queste istituzioni, nell’esclusivo interesse dei nostri concittadini, futuro e prosperità. Vedremo se nel consiglio comunale di lunedì riceveremo risposta alla nostra proposta e se qualcuno anche della maggioranza avrà intenzione di cogliere l’occasione e di sedersi intorno a un tavolo per ideare e realizzare il futuro di Cremona Solidale e di Fondazione Città di Cremona.

Fratelli d’Italia i propri tecnici ed esperti del settore li ha e li mette volentieri a disposizione della collettività. Se ancora silenzio sarà, anticipiamo sin d’ora che non ci rassegneremo, continuando
a mantenere desta l’attenzione della collettività sulla vicenda e a scuotere l’attuale Amministrazione dal suo incomprensibile e pregiudiziale immobilismo.

Marcello Ventura

Fratelli d’Italia consigliere comunale

Beppe Arena

Fratelli d’Italia consigliere Comunale

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