Studio epidemiologico ancora tutto fermo e con diverse criticità. Degli Angeli (M5s Lombardia) interroga Fontana e la Moratti: ‘Lo stato di salute è già troppo compromesso, eppure c’è il rischio di sottostimare i dati epidemiologici e di smantellare un’unità che invece dovrebbe essere valorizzata’. Mentre i dati sanitari e ambientali evidenziano una stato della salute sempre più compromesso, lo studio epidemiologico di Cremona continua a subire ingiustificati ritardi. Temiamo inoltre che sia incorso uno smantellamento dell’Unità di presidio epidemiologico della nostra Ats. A questo timore si somma inoltre il rischio che si arrivi alla divulgazione di uno studio monco e incompleto che non tenga conto dei fattori inquinanti cumulativi e che, al contempo rischi di generare una sovrastima oppure una sottostima con conseguente allarme sociale ingiustificati o, all’opposto, una speculare ingiustificata rassicurazione’.
A denunciarlo è Marco Degli Angeli, consigliere pentastellato di Regione Lombardia il quale ha poi spiegato: ‘Per questo motivo ho depositato una interrogazione rivolta alla Giunta: mi auguro che a fronte delle criticità emerse finora, Regione Lombardia sappia finalmente fornire nuovi aggiornamenti sull’avanzamento dello studio. Quanto ancora i cittadini dovranno aspettare per avere evidenza del loro stato di salute? Quanto ancora Regione Lombardia intende procrastinare un progetto fondamentale per programmare la sanità non solo cremonese ma di tutta la Lombardia?’
Va dritto al punto il consigliere Degli Angeli ribadendo come la città di Cremona sia in attesa di una conclusione dello studio iniziato nel 2016, almeno dal 2018: ‘A distanza di tre anni siamo ancora lontani dal mettere un punto conclusivo alla questione’.
Al contrario, stando alle risposte fornite dalla stessa Ats Valpadana, sembrerebbe che ci sia la volontà di esternalizzare tutto il progetto a due università e addirittura a due Ats lombarde, anziché puntare ad un rafforzamento delle professionalità interne sostituendo con bandi d’assunzione gli operatori andati in pensione. ‘In questo modo – sottolinea Degli Angeli – c’è il concreto rischio di perdere tutto il know how interno ad Ats Valpadana che si è creato negli anni. Non aver pensato ad un affiancamento, sapendo che i professionisti che stavano lavorando allo studio sarebbero andati in pensione è stato miope. Sembra un vero e proprio smantellamento di una unità che invece dovrebbe essere valorizzata’.
Secondo il consigliere rimane poi ancora nebulosa tutta la parte che si sarebbe dovuta occupare di definire il modello di ricadute e l’impatto cumulativo delle polveri. ‘Un percorso – sottolinea Degli Angeli – che lo stesso professor Paolo Ricci, ex direttore dell’Osservatorio Epidemiologico aveva auspicato di poter strutturare grazie alle competenze di Arpa e che lo stesso dg dell’Ats Valpadana, Salvatore Mannino, aveva dichiarato già avviato con l’ente in questione. ìInvece – puntualizza il consigliere M5s – tutto è rimasto irrisolto’.
Conclude Degli Angeli: ‘Cremona assieme a quasi tutta la Lombardia sta soffocando. E mentre Regione si attarda e trascura parti fondamentali di questo studio già avviato ma fermo nel cassetto, il rischio di anticipare dei risultati distorti è davvero alto. È scandaloso fare passi indietro anziché in avanti. Mi auguro che Ats Valpadana, ma soprattutto Regione Lombardia, anche a fronte del mio ultimo odg ‘Promozione di studi epidemiologici ad hoc su tutto il territorio lombardo’, approvato in fase di assestamento al bilancio 2021-23, sappia giungere ad una rapida conclusione dello studio cremonese’.