Studio epidemiologico cremonese. Presentato il pool di esperti (a tempo determinato?). Degli Angeli (M5s Lombardia): ‘Sono necessari tempi certi, nessuno sconto sulla qualità dello
studio. Quale futuro per l’epidemiologia cremonese?’.
‘E’ stato presentato il super pool di esperti che seguirà lo studio epidemiologico cremonese impantanato ormai da troppi mesi o meglio, da anni. All’interno dello studio epidemiologico cremonese si muove qualcosa? Vedremo’. A dirlo è Marco Degli Angeli, consigliere pentastellato di Regione Lombardia il quale ha poi spiegato come il termine ‘super’, che sicuramente ben descrive il valore dei membri, non deve però togliere attenzione dal fatto che l’attività del pool sarà di supervisione e di supporto ad Ats, e non di copertura strutturale rispetto alle posizioni attualmente vacanti’. In tal senso Degli Angeli si domanda se si tratti quindi di una collaborazione a progetto a tempo determinato. Aggiunge il consigliere: ‘Questo team, formato da notevoli e importanti profili scientifici attinge anche da responsabili dell’epidemiologia di altre Ats lombarde. Quindi, questa operazione, quale significato assume se non quello di una esternalizzazione di questa tematica ed un impoverimento della sanità territoriale dopo quella ospedaliera? Qual è l’intenzione di Ats?’. La domanda sorge spontanea: Perché non sono stati fatti i concorsi per integrare in modo stabile le competenze che si sono perse con almeno quattro pensionamenti di operatori esperti?
‘Che futuro ci sarà – sottolinea il consigliere – per l’epidemiologia nella nostra provincia oltre all’auspicato completamento di questo studio?’. C’è poi un’altra domanda, che nasce spontanea: ‘In
riferimento al protocollo redatto dal dottor Paolo Ricci in collaborazione con l’ISS e i consulenti OMSD, dietro la frase ambiziosa, in relazione alla effettiva disponibilità di dati storici sulle
emissioni e sulla possibilità di caratterizzare in modo ottimale il profilo di rischio ambientale dei residenti, si lascia – chiosa Degli Angeli – un preoccupante spazio all’ipotesi di non raggiungere
quello standard di qualità del protocollo originario dello studio, che per anni era stato sostenuto dal direttore generale dell’Ats e dai protocolli d’intesa con gli enti locali’.
Conclude Degli Angeli: ‘Spero ovviamente di sbagliarmi. Sarebbe un paradosso, a fronte di tante risorse mobilitate. Vedremo e soprattutto vigileremo, affinché non si creino un altro rallentamento e ingiustificabile inerzia alla conduzione di questo studio annunciato pubblicamente nel lontano dicembre 2016, considerato che si attende da gennaio 2019 la definizione della collaborazione scientifica per elaborare il modello di ricaduta delle polveri. Mi auguro una altrettanto forte stimolo e attenzione da parte degli enti territoriali e dal Comune di Cremona. Davanti ai dati ambientali sempre peggiori e ai dati sanitari preoccupanti è fondamentale tenere alta l’attenzione e pretendere tempi certi per il completamento dello studio senza fare sconti sulla qualità dei lavori, come avvenuto in altre situazioni’.