Anno nuovo, nuove brutte sorprese per i cittadini di Cremona: ‘Ho finora ricevuto diverse segnalazioni, confermate anche da un articolo di stampa, da parte dei cittadini cremonesi, che pur servendosi del teleriscaldamento hanno visto un rincaro del 60% in bolletta e per questo motivo sono molto preoccupati. A spiegarlo è Marco Degli Angeli, consigliere pentastellato della Regione Lombardia, che ha poi sottolineato: ‘Non comprendo un aumento così netto, soprattutto in virtù del fatto che il teleriscaldamento (che dipende dalla termovalorizzazione dell’inceneritore), è stato definito come erogatore di energia alternativa, strategia fondata su fonti rinnovabili e innovative e che, al contrario delle promesse o da quanto dichiarato nelle brochure, sembra fortemente dipendente dai combustibili fossili. Credo che qualcuno non la stia raccontando giusta…’.
Dopo il danno, la beffa per i cremonesi: oltre a dover convivere con l’inceneritore, che brucia anche rifiuti che arrivano da fuori provincia o regione, non hanno nemmeno nessun beneficio economico dalla tanto sbandierata economia dell’incenerimento. Sale inoltre giustamente la preoccupazione dei cittadini che, chiamando il gestore di fornitura, la società Linea Green (ormai A2a), hanno appreso che le prossime bollette potrebbero vedere un ulteriore incremento.
‘Al netto delle etichette ‘green’, a questo punto – commenta Degli Angeli – vorrei davvero capire cosa di ecologico e vantaggioso ci sia in questa tipologia di fornitura’. Si spiega meglio il consigliere e asserisce: ‘Se si prendesse per buono quanto asserito dalle aziende fornitrici, gran parte dell’energia fornita deriverebbe principalmente, per l’appunto, da fonti rinnovabili, al contrario assistiamo ad un aumento di costi di fornitura che seguono linearmente gli aumenti del gas. Pur essendo nota e naturale la non totale indipendenza del teleriscaldamento da fonti fossili, è evidente che qualcosa non torna, e che quello che è stato venduto come oro non luccica più così tanto’.
Sulla bruchure di Linea Green è infatti possibile leggere:
‘La cogenerazione abbinata al teleriscaldamento permette un significativo risparmio di combustibile utilizzato ed un minor consumo di fonti primarie di energia di origine fossile. Il teleriscaldamento permette di attuare una razionale politica nell’uso delle fonti energetiche con ampia possibilità di adattamento alle mutevoli situazioni del mercato energetico nazionale ed internazionale’.
Conclude Degli Angeli: ‘Alla prova dei fatti non è così, e l’aumento delle tariffe in bolletta, dimostra che la termovalorizzazione dipende ancora fortemente dal gas. Insomma, l‘inceneritore sembra portar vantaggi solo alle casse comunali e soprattutto alle società quotate in borsa. La vernice verde con cui sono stati scritti gli slogan degli amministratori pubblici di questi anni è ormai smunta e rivela sempre più la sua pigmentazione grigio fumo di Londra, o di Cremona’.