La Regione Lombardia decide che non parteciperà più al Salone ‘ Il Bontà’ che si tiene ogni anno a Ca’ de’ Somenzi, perché la rassegna non è ritenuta sufficientemente interessante . Ciò significa che lo stand regionale non sarà più presente alla manifestazione negli spazi riservati. In tal modo l’ente presieduto da Attilio Fontana crea un doppio danno a CremonaFiere: economico e di immagine o, se si vuole, politico, perché l’assenza della Regione da una esposizione che segna il legame con il territorio è da intendersi come una disattenzione nei confronti delle realtà produttive locali. Questa decisione è maturata pressoché contestualmente con la visita del governatore Attilio Fontana, accompagnato dall’assessore Guido Guidesi, in città e in provincia di Cremona. Fontana e Guidesi sono stati accolti con gli onori riservati a un capo di Stato, nonostante la Regione abbia inferto un colpo mortale a CremonaFiere, non avendo mosso un dito per evitare che la Mostra del bovino da latte fosse trasferita a Montichiari sin dalla prossima edizione che si terrà appunto a novembre al Centro Fiera del Garda. Hanno fatto passerella, come giustamente osservato dal segretario provinciale del PD Vittore Soldo, senza incontrare i sindaci, cosa indispensabile perché avrebbe permesso loro di cogliere le istanze dei Comuni.
A tre mesi dall’annuncio ufficiale dello spostamento della Mostra del bovino da latte nel Bresciano si apprende che CremonaFiere ha finalmente fatto ricorso al Tar, un atto che era stato immediatamente sollecitato per difendere gli interessi dell’ente fiera: la manifestazione genera un utile di 2 milioni di euro con i quali sostiene l’intero calendario delle manifestazioni che annualmente si organizzano a Ca’ de’ Somenzi, senza considerare le ricadute positive sulle attività economiche cremonesi.
Vittoriano Zanolli
2 risposte
La regione Lombardia, lo scippo della “Fiera internazionale del bovino d latte”, l’abbandono della manifestazione cremonese “Il Salone Bontà’ che si tiene sempre a Ca’ de’ Somenzi perché ritenuta non sufficientemente interessante. In altre parole, «Cremona non disturbare, non conti niente!». Una triste vicenda che conferma la totale ininfluenza della classe politica e della rilevanza economica locale. Bisogna reagire subito, poco a parole e tanto in progettualità.
Ben detto.