L’occasione d’oro per dissotterrare l’ascia di guerra è stato il recente incontro in Regione col governatore Attilio Fontana e gli assessori Guido Guidesi e Fabio Rolfi. Anziché ascoltare composti, come bravi scolaretti, la storia dell’orso, i cremonesi avrebbero dovuto mettere subito le cose in chiaro, dicendo ai loro interlocutori che avrebbero usato ogni mezzo per riappropriarsi del gioiello di famiglia che per 68 anni ha brillato in Fiera. Ma non ogni lasciata è persa. Ci sono gli estremi perché venga accolto dal Tar del Lazio il ricorso ex articolo 700 del codice di procedura civile. Esiste infatti il fondato timore che durante il tempo occorrente per far valere il proprio diritto in via ordinaria, questo sia minacciato da un pregiudizio imminente e irreparabile. Perciò bisogna richiedere il provvedimento d’urgenza, la misura più idonea ad assicurare in via provvisoria gli effetti della decisione sul merito. CremonaFiere deve muoversi tempestivamente per ottenere la sospensiva della rescissione del contratto di affitto della Mostra del bovino che Anafij ha trasferito a Montichiari con decisione unilaterale, inopinatamente avallata dalla Regione. ‘In questo momento non mi fido nemmeno di me stesso’ ripete uno che la sa lunga e che ne ha viste di tutti i colori. Diffidare è doveroso, perciò è opportuno affidare la tutela legale a uno studio romano che non intrattenga rapporti con Regione Lombardia, a differenza dello stuolo di amministrativisti milanesi che prosperano sulle consulenze ricevute dal Pirellone. Una volta ottenuta la sospensiva, si entra nel merito della questione. L’Anafij è un’emanazione dell’Associazione italiana allevatori, soggetto pubblico che riceve fondi statali per l’attività che svolge al servizio del sistema allevatoriale. CremonaFiere è una spa a prevalente capitale pubblico. Non siamo in presenza di enti privati che non vanno più d’accordo e che cessano di collaborare come sostiene l’assessore Rolfi per giustificare la pura e semplice presa d’atto da parte sua di una situazione nella quale non poteva intromettersi. Un suo intervento era doveroso, se non altro a tutela dei copiosi investimenti fatti dalla Regione su CremonaFiere: 12 milioni di euro a fondo perduto il più recente. Soldi buttati se Cà de’ Somenzi non ospiterà più la Mostra del bovino, che da sola genera un fatturato comprensivo dell’indotto stimato in 20 milioni di euro. Una rassegna che finanzia tutte le altre manifestazioni fieristiche cremonesi.
Secondo autorevoli pareri, Anafij avrebbe compiuto un abuso di potere arrogandosi la decisione di traslocare a Montichiari dal prossimo novembre. Un colpo di mano deciso e pilotato da Coldiretti nazionale e regionale, da anni impegnata in uno scontro frontale con la Libera associazione agricoltori. E pazienza se a farne le spese non è solo l’organizzazione agricola concorrente, ma un’intera città, un territorio, una provincia, la sua gente. Noi tutti. Il presidente di Coldiretti, il bresciano Ettore Prandini, si è impegnato personalmente in quella che è la madre di tutte le battaglie. Non pervenuto invece il presidente regionale di Confagricoltura, Antonio Boselli, già commissario della Libera e assente da questa come da altre partite perse a Cremona: leggasi il commissariamento dell’Associazione provinciale allevatori, fagocitata dall’Aia, l’Associazione italiana allevatori controllata da Coldiretti. Dopo il gol incassato, sono i cremonesi a giocare la palla. CremonaFiere e tutti i rappresentanti istituzionali e delle categorie economiche cercheranno di infilarla nella rete avversaria o la spediranno in tribuna? ‘E’ primavera… svegliatevi bambine, alle cascine messer aprile fa il rubacuor’ cantava Alberto Rabagliati.
6 risposte
Mi sembra la cosa giusta. Vedremo quanto efficace. Come rafforzare la difesa di un diritto collettivo come questo?
Con l’impegno collettivo
Caro Vittoriano, dopo anni trascorsi nei consigli di amministrazione della “nuova Fiera” e CCIA, mi sento offeso nell’assistere a questo attacco da parte di chi antepone meschini interessi personali a quelli del territorio vanificando gli sforzi fatti per costruire un polo fieristico degno di tal nome a Cremona. Appoggio pertanto la tua chiamata alle armi che ti invito a rendere di pubblico dominio per accendere un dibattito che chiarirà le posizioni reali di tutti gli “attori” . Un cordiale saluto Giacomo
Ti ringrazio. Da parte mia più che sollecitare l’attenzione generale e proporre soluzioni non posso fare. In un suo intervento pubblicato su questo sito, Giuseppe Foderaro aveva promosso una raccolta di firme. Anche questa iniziativa sarebbe servita a spingere gli addetti ai lavori ad agire. Ma il tempo stringe. Urge presentare al TAR la richiesta di sospensiva.
Bravo Vittoriano. Cremona non può perdere questa manifestazione!, ma in considerazione del governo regionale che evidentemente parteggia per Montichiari sarà dura riuscire a spuntarla .
Ti ringrazio. Senza troppe illusioni, non bisogna lasciare nulla di intentato.