Compie dieci anni CremonaJazz, rassegna che da tempo è entrata nel novero delle manifestazioni di riferimento per gli appassionati del genere e che quest’anno si presenta in una veste ancora più festaiola e importante, proprio per sottolineare l’anniversario a doppia cifra. Una rassegna che, per premiare il pubblico più fedele, richiama volutamente alcuni dei beniamini delle prime nove edizioni, naturalmente con progetti rinnovati, alternandoli ad artisti e gruppi che viceversa calcano per la prima volta le tavole dell’Auditorium Giovanni Arvedi, sia per intercettare potenzialmente nuovi spettatori sia per variare e rendere sempre più stimolante il progetto artistico. Un cartellone che rappresenta a un tempo il meglio del jazz italiano e di quello internazionale e le varie anime di un genere musicale che vanta infinite sfumature. La manifestazione è promossa dal Museo del Violino e Unomedia con il sostegno della Fondazione Arvedi Buschini e di MdV friends.
La direzione artistica è di Roberto Codazzi. Biglietti in vendita da sabato 8 marzo al Museo del Violino (0372 801801) e, on line, su Vivaticket, al prezzo di 35 euro (posto unico), con riduzione a 12 euro per gli studenti.
Si parte martedì 13 maggio alle 21 con Al Di Meola “Acoustic Trio”, ovvero Al Di Meola e Peo Alfonsi (chitarra) e Sergio Martinez (percussioni). Al Di Meola è il pioniere della fusione tra world music, rock e jazz. La sua costante attrazione per i ritmi sincopati, combinati con melodie appassionate e armonie sofisticate gli ha fruttato gli encomi della critica mondiale, tre album d’oro e più di sei milioni di dischi venduti. Formidabile virtuoso della chitarra, compositore prolifico con oltre venti album come leader alle spalle, torna a CremonaJazz con questo trio che promette scintille.
Lunedì 19 maggio altro trio, questa volta capitanato da Ana Carla Maza (violoncello e voce) e comprendente Milly Perez (pianoforte e tastiere) e Jay Kalo (batteria e percussioni). Compositrice, violoncellista e cantante cubana, artista ricca di ritmo e di colori, Ana Carla Maza si appresta a intraprendere il suo tour più ambizioso: il Caribe World Tour 2025, tra USA, Regno Unito, Italia, Francia, Germania, Spagna, Asia, Australia, America Latina e tanti altri paesi. Ciò dopo aver raccolto numerosi riconoscimenti internazionali, più di 435 concerti in 21 Paesi e centinaia di migliaia di spettatori.
Mercoledì 28 maggio Petra Magoni presenta il suo nuovo progetto assieme ad Arkè String Quartet. In pratica una formidabile voce cantante e recitante e un versatile quartetto d’archi per uno spettacolo in cui la musica distorce e capovolge la realtà. Un concerto che passa dalle avanguardie, alla beat generation ai giorni nostri scandagliando musiche e testi che hanno sovvertito gli schemi e cambiato le anime, facendoci guardare il mondo sotto una prospettiva diversa.
Giovedì 5 giugno Fabrizio Bosso torna a CremonaJazz per presentare About Ten, il progetto con cui rilegge, grazie agli arrangiamenti di Paolo Silvestri, ancora i grandi maestri del genere come Ellington e Gillespie, in alternanza a brani originali. L’inconfondibile suono della tromba di Bosso, la sinergia e l’interplay del suo quartetto uniti agli arrangiamenti, eleganti e pieni di swing, di Silvestri per l’ensemble di fati, danno vita a una musica raffinata, vivace, imprevedibile, ricca di colori e nuove sonorità.
Martedì 10 giugno debutta Francesca Tandoi (voce e pianoforte) in trio con Stefano Senni (contrabbasso) e Pasquale Fiore (batteria). Le sue performance sono state definite più volte “un’esplosione di swing” e il suo pianismo energetico ed elegante allo stesso tempo. Pianista virtuosa, vocalist elegante, ottima compositrice e straordinaria band leader, Francesca Tandoi ha collaborato con artisti di fama internazionale e negli ultimi anni è stata la formula del trio ad esserle più congeniale, permettendole una libertà espressiva ad ampio raggio in cui mantiene ben saldo il legame con la tradizione jazzistica ma con la mente proiettata verso il futuro.
Finale col botto venerdì 20 giugno con una delle star più amate e popolari del jazz italiano, Stefano Bollani. Artefice lo scorso anno in Auditorium Arvedi di un concerto al fulmicotone con il Danish Trio, il grande musicista torna in versione piano solo per mettere a nudo tutto il suo incommensurabile talento. Le sue performance, governate dall’estro del momento, spaziano fra i generi e le epoche più diverse, dalla classica al jazz, dal pop ai ritmi sudamericani, da Poulenc a Lucio Dalla passando per Frank Zappa, in un gioco musicale dove a condurre sono improvvisazione e creatività.