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Cremosano, barriere architettoniche illuminate

19 Aprile 2024

La discussione sul diritto a una città accessibile è negli ultimi tempi al centro del dibattito sia nazionale che internazionale, come anche dimostrato dalla recente emanazione di norme comunitarie e linee guida regionali. Il concetto di città accessibile per tutti va affrontato con approccio multidisciplinare in quanto coinvolge tutta la sfera delle politiche urbane, il Welfare, la cultura, il turismo, il commercio, l’istruzione, il tempo libero. Per raggiungere un obiettivo così ambizioso, oltre alla consapevolezza e l’impegno della politica locale, è necessario il sostegno attivo da parte di tutti i cittadini, ponendo particolare riguardo al coinvolgimento dei portatori di interesse nell’ambito della disabilità.

Il Piano della città di Crema di eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A.) meglio definito come Piano per l’Accessibilità e l’Usabilità dell’ambiente costruito, l’Inclusione sociale ed il benessere ambientale, rappresenta quindi, come già detto, uno strumento pluridisciplinare di tipo conoscitivo per l’individuazione degli impedimenti, naturali o antropici, allo svolgimento di una vita sociale di qualità per le persone con disabilità.

Il Piano si concretizza in un documento che certifica le condizioni interne degli edifici che ospitano servizi al pubblico o che caratterizzano spazi pubblici esterni, in cui vi siano degli impedimenti che impediscano l’accesso, la piena fruizione e/o una vita di relazione soddisfacente per le persone aventi difficoltà motorie, visive o sensoriali. Tra i destinatari che potranno beneficiare degli interventi di adeguamento previsti nel piano, oltre alle persone con disabilità certificata, si deve aggiungere anche una porzione di cittadini che dal punto di vista psico-fisico, si può trovare in condizioni di fragilità temporanea: donne in stato di gravidanza, cardiopatici, popolazione anziana, persone con compromissione della funzione fisica temporanea e altri.

Tra i beneficiari del PEBA si possono quindi individuare cinque gruppi di utenti, con
particolari esigenze o difficoltà negli spostamenti:
1. persone con ridotta o impedita capacità di movimento (anziani, bambini…);
2. persone con necessità di ausili per la deambulazione (sedia a rotelle);
3. persone con disabilità sensoriali (ipovedenti o con deficit uditivo);
4. persone con disabilità cognitive;
5. persone con altre forme di disabilità invisibili.
Alla classificazione delle disabilità si affianca quella delle diverse tipologie di barriere
architettoniche, basata sulle criticità presenti nei vari ambienti presi in esame; queste si
possono genericamente suddividere in:
● ostacoli o impedimenti fisici;
● barriere percettive;
● fonti di disagio;
● fonti di pericolo;
● situazioni che generano affaticamento.
Il P.E.B.A. ha l’obiettivo primario di dare una soluzione alle criticità rilevate, definendo e
programmando l’attuazione degli interventi da inserire nella programmazione delle
opere pubbliche ma vuole anche essere uno strumento utile per l’Amministrazione ed i
tecnici impegnati nella progettazione di nuovi edifici e/o spazi pubblici, una sorta di
linea guida orientata alla Progettazione Universale, consentendo la predisposizione di
un insieme omogeneo di azioni tra loro coordinate, che organizzi spazi accessibili,
collegando contesti, razionalizzando risorse e perseguendo l’obiettivo della
praticabilità, intesa come comfort ambientale.

Consorzio.IT sta accompagnando le amministrazioni del Comune di Cremosano, di Offanengo e di Pizzighettone alla redazione del piano. Il progetto è in parte finanziato da un bando della
Provincia di Cremona e per la restante parte sostenuto con finanze proprie di ciascun ente.

Per quanto riguarda le fasi operative che hanno caratterizzato lo svolgimento del lavoro, si è partiti da una fase preliminare che, con l’ausilio dell’Amministrazione e con il coinvolgimento della cittadinanza, attraverso la distribuzione di questionari, ha permesso di individuare in modo condiviso i contesti da prendere in esame. È stato svolto poi un approfondimento critico dello stato dei luoghi (percorsi e fabbricati) attraverso sopralluoghi mirati all’individuazione delle criticità presenti riportati in modo puntuale all’interno di specifiche planimetrie.

Le informazioni raccolte, riassunte in apposite schede di valutazione, hanno permesso
la restituzione di una mappatura/censimento funzionale all’individuazione delle
soluzioni progettuali necessarie a rendere universalmente accessibili i contesti presi in
esame. Per tutte le soluzioni proposte sono poi stati valutati analiticamente i costi sulla base
del prezziario delle Opere pubbliche di Regione Lombardia.
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Mercoledì 17 si è svolto un incontro con la cittadinanza a Cremosano introdotto da
Cristian Lusardi, area manager di Consorzio.it. Il progetto è stato illustrato dagli
architetti Pasquali e Monaci.

Così l’AD di Consorzio.it,  Bruno Garatti: “Anche a seguito dei momenti di confronto
stimolati dal Comitato Zero Barriere i Sindaci hanno acquisito sempre maggiore
consapevolezza dell’importanza di questi progetti e quindi come Consorzio.it ci siamo
messi a disposizione per supportare quei Comuni che hanno ritenuto opportuno
affidarsi a noi. Crediamo sia davvero importante, e qualificante, far si che tutti i nostri
paesi dell’area omogenea cremasca diventino sempre più accessibili e inclusivi”.

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