Che la sanità pubblica sia in grande difficoltà è sotto gli occhi di tutti, così come è palese che queste difficoltà cadano soprattutto sulle spalle della popolazione che deve affrontare infinite attese al Pronto Soccorso e altrettanto sterminate liste d’attesa per prestazioni sanitarie. Dall’altra parte bisogna fare i conti con l’estrema insoddisfazione di un personale sanitario ormai allo stremo, privo di risorse, di mezzi, di gratificazioni. Problemi giganteschi che nascono da molto lontano, ma in gran parte sono legati alla spartizione politica della sanità pubblica, alla mancanza di confronto, di intelligenza, di progettualità. A meno che per progettualità non si intenda la presentazione alle categorie produttive di un progetto edilizio, quasi che, dopo il bonus facciate, il bonus ospedalino possa sanare una condizione di sanità pubblica in grandissima crisi.
Eppure altre strutture sanitarie del territorio hanno scelto strade differenti, ad esempio quella di migliorare la loro offerta specialistica. E’ il caso dell’ospedale di Crema che, con lungimiranza, ha attivato un’attività importantissima per i sempre più numerosi malati di tumore che, nel deserto che va da Lodi a Mantova, promette di diventare un riferimento per la popolazione della bassa Lombardia. Si tratta di un Centro di genetica clinica, per ora rivolto ai malati di tumore ed ai loro familiari e che, in un contesto ove già esistono consolidate condizioni di eccellenza assistenziale e diagnostica, potrebbe fare diventare Crema un ulteriore Centro di riferimento, analogamente a quanto è già avvenuto per altri ottimi reparti. In un contesto nel quale la sanità pubblica cremonese vede l’entusiasmo dei portatori di interesse non sanitari, Crema sembra aver imboccato una strada differente, quella di ascoltare le esigenze dalla popolazione.
Pietro Cavalli
9 risposte
Da chi dipendono le scelte di questo tipo?
Sono assolutamente d’accordo con quanto hai scritto. Ancora una volta ripeto e ridico che trovo scandaloso e vergognoso che si parli di nuova struttura quando mancano medici, servizi, assistenza. A cosa servono muri nuovi?
👍 👏
Primo passo: obbligare tutte le cliniche private a dotarsi di un pronto soccorso accessibile a tutti
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Caro Cavalli tu sei molto bravo nell’esplicitare le problematiche gravi della sanità sopratutto in ottica cremonese…entusiasmante anche l’ossigeno che arriva dalla proposta cremasca che pone in primo piano l’attenzione per il cittadino. Ma i nostri cremonesi sopratutto i nostri politici come si pongono sull’argomento? Il nostro sindaco, il presidente della provincia nonché tutte le menti pensanti come si pongono davanti a tutto ciò (ospedalino)? A me non pervenuto….speriamo per il nostro bene in tutti i sensi e soprattutto sicuramente per i nostri futuri ricoveri che tutto si risolva al meglio….. ma ho i miei dubbi. Grazie ancora Pietro che ogni tanto butti Pietre nello stagno melmoso.
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Ospedalino nuovo? 😠😠😠Questa mattina ho sentito l’ultima cazzata della sanità cremonese. Visita neurochirurgia con priorità 30 giorni,appuntamento il 10 luglio! Abbiamo bisogno di muri nuovi? Scandaloso!
Concordo