Dedicazione Cattedrale di Crema, celebrazioni al via

”Festa grande in Cattedrale: domani, il simbolo della nostra città – e casa dell’intera diocesi di Crema – celebrerà l’anniversario della propria dedicazione. L’evento che si commemora, in poche parole, è la cerimonia di destinazione perpetua dell’edificio a Cattedrale della Chiesa cremasca, avvenuta il 14 gennaio 1585 per opera del vescovo Gian Giacomo Diedo. Una data importantissima, che segna il passaggio dell’importante edificio di culto da semplice Duomo (cioè chiesa principale di un luogo) a Cattedrale (cioè chiesa principale di un luogo, che è pure sede della cattedra del vescovo, da qui appunto il nome di “Cattedrale”). La ricorrenza viene celebrata ogni anno, e da qualche tempo a questa parte è resa ancor più solenne dall’impegno del parroco moderatore – cioè legale rappresentante – dell’Unità pastorale Cattedrale – Santissima Trinità e vicario per la città, don Remo Tedoldi. Il momento più importante della giornata di domani sarà la Messa pontificale delle 18, presieduta dal vescovo Daniele Gianotti e concelebrata sia dai canonici – ovvero dai sacerdoti del “Capitolo”, cui il vescovo ha affidato la cura pastorale della Cattedrale –, sia dai sacerdoti della città. Indice dell’importanza dell’occasione sarà il fatto che domani pomeriggio verranno sospese le varie Messe d’orario in città, così da invitare tutti i fedeli a convergere alla celebrazione in Duomo. Sempre in Cattedrale, domani resteranno confermate le due Messe del mattino: la prima alle 8, capitolare (concelebrata cioè dai canonici), con il canto delle Lodi Mattutine, e la seconda alle 10. Ed ecco un altro segno della rilevanza di questa festa: in ossequio alle norme liturgiche, la Messa delle 18 di questa sera, celebrata dal parroco in solido – cioè corresponsabile con il moderatore sotto il profilo pastorale, ma senza responsabilità legali – don Angelo Frassi, farà già memoria dell’anniversario della Dedicazione. Una sorta di “prefestiva”, come accade il sabato sera e nelle vigilie delle feste più importanti”.

Mario Palmieri