Gentile direttore,
sono ad esprimere i principali motivi di contrarietà, che hanno portato il M5s a non votare la fiducia al Governo Draghi:
Il governo Draghi in 17 mesi non ha saputo affrontare le emergenze economiche e sociali del nostro Paese. Da mesi chiedevamo un cambio di marcia e oggi ci aspettavamo una risposta puntuale ai 9 punti programmatici posti dal Movimento 5 Stelle: purtroppo Draghi ha preferito mostrare i muscoli senza entrare nel merito, fuggendo dalle sue responsabilità.
Abbiamo dimostrato che il Re era nudo: la nostra richiesta di chiarimento in Parlamento ha tolto il paravento dell’ipocrisia. I cosiddetti responsabili si sono spaccati durante il voto di fiducia. Lega e FI si sono sottratti al voto dopo insulti durati giorni. Abbiamo inoltre svelato l’arroganza del Pd, che pensava che questo governo fosse solo cosa loro. Il messaggio di Draghi è stato pieno di livore, stizza, ipocrisia e disprezzo nei confronti del Parlamento e dei bisogni dei cittadini.
Il premier, ha raccontato che Lui è l’uomo della provvidenza; ambisce ad un parlamento esautorato e appiattito sul pensiero unico: il suo. Nel suo Governo non c’è spazio per proteste e manifestazioni di dissenso. In pratica ha chiesto pieni poteri senza recarsi al Papeete.
Ancora, Draghi nei suoi interventi ci ha presentato un piano di governo di taglio turbo liberista, ed una ipotesi di salario minimo fake (sulla base della proposta Orlando). Mi viene da considerarla una vera e propria presa in giro.
Con Draghi è evidente che si andrà avanti in uno scenario di “fine guerra mai”. Il premier è poi stato generico sugli interventi inerenti alle misure economiche/sociali. Al contrario si è dimostrato autoritario e deciso sulla garanzia di invio di sempre più armi. “Whatever It Takes” (il volto del ministro della Guerra e quello della colla vinilica apparivano rasserenati dopo queste parole).
Un vero e proprio Governo bellicista, che opera contro l’art.11 della Costituzione. Draghi non ha previsto nemmeno uno scostamento di bilancio adeguato per contrastare una bomba sociale che sta esplodendo. La sua transizione ecologica si fonda su “rigassificatori”, carbone e fonti fossili.
In altre parole, non poteva fare discorso peggiore. Tant’è che il discorso, il suo, è diventato aberrante nel momento in cui, in ricerca di applausi, ha citato Falcone e Borsellino: proprio lui, che con il suo ministro Cartabia aveva concepito una legge sulla giustizia, la quale, nella sua prima formulazione, come dichiarato da Gratteri si traduceva in un indebolimento della magistratura.
Noi siamo, invece, rimasti coerenti con i nostri principi. Draghi, al contrario, non ha dato risposte ai cittadini. Anzi, li ha voluti umiliare. Draghi ha creato la crisi e Draghi l’ha portata a compimento non prendendo impegni su questioni non più procrastinabili e sfidando, al contrario, la nostra forza politica assieme a milioni di famiglie in difficoltà.
Per questo motivo, come M5s, la miglior cosa che abbiamo potuto fare, è stata non votare la fiducia a questo Governo e prendere le distanze da questa violenta ipocrisia e da coloro che la sostengono e la alimentano.
Maro Degli Angeli
consigliere regionale Movimento 5 stelle
2 risposte
Ho una mia interpretazione ,senza ripetere quanto detto che condivido ,il tutto ha subito una accelerazione dopo un intervento del senatore Lipari , che non poteva essere dimenticato allora hanno chiesto la sospensione ,per poi ragionare come uscirne il meglio possibile fregandosi della cosa migliore per il popolo così hanno scelto di smarcarsi per fare succedere il tutto , cercando ti far cadere tutto su PD che ha ha avuto colloquio con Draghi e rimarcando che il movimento ha dato il via . Non potevano più sempre dopo intervento di Lipari mantenere la scelta presa ,con la fiducia avrebbero perso tutti allora l’uscita dal Senato al voto era unica cosa più utile per loro , Si sono
come sempre comportati cercando la cosa migliore per loro.
Sin dalle prime facce mostrate in pubblico, istintivamente non ho mai creduto ad una parola di Conte. Mi sembrava falso e vuoto: il nulla in persona, mai un discorso di un certo spessore. E poi fare il saltimbanco, dalla Lega al PD, come se nulla fosse. Pensò bene quindi di introdurre una misura “ad familiam”, nel dl Rilancio del 19 maggio, cancellando la condanna di peculato a Cesare Paladino, per non aver pagato la tassa di soggiorno alberghiera allo Stato di soli 2 milioni di euro. Ad familiam, perchè Paladino non era altro che il padre della sua dolce compagna. Grazie a lui poi i russi arrivarono in Italia in missione per il Covid, di stanza a Bergamo, ma con più militari che medici, e più a carpire segreti, appropriarsi illegalmente di cartelle cliniche che per curare. Petrocelli era l’uomo giusto al posto giusto, per contrastare il riarmo all’Ucraina, a riprova del fatto che qualcosa covava nei rapporti con Putin, il quale ha gioito per la caduta di Draghi. Fuori due chi sarà il terzo, scrisse il fedelissimo Medvedev. E non sarà proprio il vento putiniano, che aveva recentemente predetto la caduta di governi occidentali, il vero ultimo fomentatore della crisi farlocca suscitata dai cinquestelle? I loro 9 punti più un pretesto che la sostanza, valeva la pena a pochi mesi dalla fine della legislatura in corso di guerra? Per chi tifava contro da est valeva senz’altro la pena. Cordiali saluti