Gentile direttore,
apprendo dalla stampa che l’uomo del ponte, Matteo Salvini, che per i prossimi 10 anni ha vincolato il 90% delle risorse delle opere pubbliche alla realizzazione del manufatto sopra lo stretto di Messina, ha promesso che completerà anche il Tibre autostradale e che sbloccherà anche l’autostrada Cremona-Mantova. A fargli eco l’assessore regionale Maria Claudia Terzi che per la centodiciannovesima volta in 6 anni ha dichiarato che sta lavorando sul dossier autostradale e che ora cercherà di risolvere il “passaggino“ di competenze per realizzare il buco da 8 km. Poca roba insomma. Dimenticandosi però di ricordare che sull’opera regionale c’è in corso una causa legale e che in quasi vent’anni la Regione stessa non ha mai validato alcun progetto dal punto di vista della sostenibilità finanziaria.
Le loro dichiarazioni hanno però fornito l’ulteriore conferma della liaison tra i governatori Fontana e Bonaccini, che oggi più che mai vanno a braccetto per ottenere finanziamenti per opere devastanti per il nostro territorio e ben lontane da ogni obiettivo di transizione ecologica ed equità sociale. Non scopriamo oggi che in termini di politiche di sfruttamento di territorio Lega e Pd pari sono, ma rimango comunque basito di come la posizione del Governatore in quota Partito democratico trovi così grande approvazione da parte della classe dirigente lombarda e cremonese dem, che solo un anno fa si era presentata alle urne regionali con un programma sottoscritto con il Movimento 5 stelle in cui veniva previsto uno stop a quelle opere non sostenibili ambientalmente e finanziariamente, per prediligere al contrario altre opere in linea con il green deal europeo.
Ci hanno ripensato? Quando il loro partito ha firmato l’accordo loro non c’erano? O se c’erano dormivano? O semplicemente, come al solito per loro, i programmi elettorali sono solo specchietti per le allodole buoni per racimolare qualche voto in più per regalarsi altri anni su comode poltrone?
In Regione Lombardia esiste ancora una proposta alternativa e condivisa delle minoranze consigliari che avevano trovato la sintesi nella candidatura di Pierfrancesco Majorino o la loro proposta unitaria si trattava di un mero bluff elettorale per inscenare il teatrino del gioco delle parti?
C’é unione d’intenti sui dossier infrastrutturali, della programmazione energetica , del consumo di suolo oppure è ormai già tana libera tutti? I consiglieri Piloni e Carra nelle scorse settimane hanno sottoscritto una interrogazione dove risulta evidente il loro favore per il Tibre autostradale che sarà foriero di nuove logistiche e che devasterà a nostra campagna. L’ex deputato Pizzetti, il sindaco Galimberti e il vicesindaco Virgilio hanno sempre fatto il tifo per la soluzione autostradale tra Cremona e Mantova.
Il Pd cremasco ha preferito farsi i fatti propri e l’unica voce contraria arrivata dal Casalasco è stata zittita. L’altra voce critica che arrivava da esponenti di Leu/Artcolo1 di Cremona ha preferito tornare nella melassa di mamma Pd, ammaliati dall’armocromia della nuova Schlein. A proposito di colori: peccato che, per chi fa l’esatto contrario di quello che promette, il rosso vergogna non sia più di moda, e che l’unico colore nel futuro della nostra provincia sarà il grigio asfalto.
Marco Degli Angeli