Non possiamo imputare tutto ciò che non funziona a Cremona al Comune, ma il degrado della città è sotto gli occhi di tutti e i pubblici amministratori hanno una parte rilevante di responsabilità. Ci sono persone che vivono in strada per scelta e sulle quali non si può influire più di tanto, come dimostra il caso del senzatetto che prima stazionava sotto i portici dell’ex sede del Centro per l’impiego in via Massarotti e che adesso ha eletto a dimora una porta d’ingresso sempre chiusa del battistero della chiesa di San Luca all’inizio del viale Trento e Trieste. I servizi sociali hanno tentato ripetutamente ma inutilmente di togliere quest’uomo dalla strada. E purtroppo con questa presenza Cremona si allinea alla maggioranza delle grandi città dove non si contano i senza tetto.
Disservizi, incuria, mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria, sporcizia diffusa, queste sì imputabili al Comune, sono all’origine delle segnalazioni che arrivano dai cittadini. Le erbacce che infestano i margini dei marciapiedi in via Volturno proliferano in molte altre zone del centro e della periferia. Andrebbero tolte perché sono ricettacoli di sporcizia e di deiezioni anche umane. In via Angelo Peri, parallela di via Palestro, un recipiente stradale è stracolmo di immondizia domestica e circondato alla base da altri sacchetti che testimoniano disprezzo per il suolo pubblico. Le foto documentano siringhe e rifiuti in terra in zona Sant’Abbondio, muri scrostati, imbrattati e non ripuliti, marciapiedi dissestati, incrinati da crepe pericolose per i pedoni e ridotti a percorsi a ostacoli, . Da un lato è evidente la mancanza di attenzione e di intervento da parte del Comune, ma dall’altro non possiamo sottacere la diffusa assenza di senso civico.
Ci sono giardini, su tutti quello del piazzale della stazione ferroviaria, che gruppi di stranieri hanno trasformato in luoghi di ritrovo e di bivacco. Dove un tempo era vietato calpestare le aiuole, come intimavano le ordinanze municipali riportate sui cartelli che tutti rispettavano, oggi si arriva con bicicletta al seguito, si mangia, si beve, si schiamazza, si dorme e si abbandonano i rifiuti. Comportamenti al limite della decenza, tollerati dalla polizia locale, dovrebbero essere repressi e sanzionati. Il vicino comando dei carabinieri non scoraggia comportamenti che suscitano indignazione e un frustrante senso di impotenza perché sono legittimati dall’inerzia di chi dovrebbe intervenire. L’educazione si impara: rispettare le normali regole di civiltà è un dovere da parte di tutti, italiani e stranieri. Un malinteso senso dell’accoglienza e della tolleranza protratto nel tempo rende difficile correggere abitudini scorrette. Mancano regole chiare che definiscano ciò che è ammesso e ciò che invece è inammissibile nell’ambito di una civile convivenza. E il decoro urbano anche a Cremona cede progressivamente terreno al degrado.
4 risposte
Condivido ogni parola e riconosco in ogni fotografia il tassello del disastro complessivo che sta facendo di Cremona un luogo di abbandono. Da dove viene l’incomprensibile morbidezza della Polizia a fronte degli innumerevoli sfregi che il decoro di piazze e giardini subisce ogni giorno? Tempo fa, invitando la Vigilanza Municipale a intervenire su un bivacco di stranieri che, ignorando le panchine, mangiavano e tracannavano birra su un’aiuola della Stazione , mi è stato risposto: ” Le panchine sono al sole, come facciamo a farceli andare?”. E questi sono i tutori del decoro. Circa la sicurezza, stendiamo un velo.
Un sindaco inadeguato che non fa certo onore a questa città !
Chi lo ha eletto per la seconda volta dovrebbe vergognarsi
Un giudizio pessimo anche per la sua giunta
La Giunta: “STUM SCHIS”
Bravo Sperangelo!