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La delegazione di Cremona dell’AIC, Accademia Italiana della Cucina nel corso della conviviale natalizia per lo scambio degli auguri, che si è svolta a Villa Zaccaria, ha organizzato come tutti gli anni una lotteria-asta a scopo benefico. Grazie a quell’iniziativa che tradizionalmente si ripete ogni anno, è stata racolta la somma di 1.700 euro che oggi il delegato Vittoriano Zanolli, il consigliere Marco Petecchi e il tesoriere Marco Leggeri hanno consegnato alla direttrice delle Cucine Benefiche, Mary Emma, affiancata dalle collaboratrici, nel corso di un incontro informale presso la sede di via Sant’Antonio del Fuoco.
Le Cucine Benefiche sono aperte tutte i giorni, compresi Pasqua e Natale: al pasto caldo (un primo, due secondi, verdura a volontà, frutta e qualche volta anche il dolce) si accompagna anche il sorriso e una parola amica dei volontari: «Sono tutte persone appassionate del loro servizio – spiega la presidente Eugenia Rozzi –. Arrivano presto al mattino perché l’accoglienza degli ospiti sia perfetta e se ne vanno una volta riassettato il locale. Cerchiamo di non dare semplicemente del cibo, ma di instaurare un rapporto umano che permetta a queste persone di riscoprire la propria dignità. Sono soprattutto stranieri, anche se parecchi sono italiani, persone che seguiamo da molto tempo. Abbiamo costantemente bisogno di aiuto: crescono i bisogni della gente, perciò benvengano le donazioni. Sono davvero indispensabili per far fronte alle necessità».
Prima di uscire, quando le scorte lo permettono, a ciascun ospite viene offerto un sacchetto con qualche cosa da mangiare per cena: «È tutta gente che ha una casa, sono pochi i senza fissa dimora, ma non riescono ad arrivare alla fine del mese col poco che hanno. Per loro il pasto caldo è davvero indispensabile».
Gli “ospiti fissi” sono tra i 30 e 40 al giorno.
Tempi e orari del servizio
– A pranzo: tutti i giorni, dalle 11.15 alle 12
Le Cucine Benefiche fanno capo alla Società San Vincenzo de’ Paoli, fondata da Federico Ozanam (beatificato da Giovanni Paolo II nel 1997) che, insieme ad altri studenti universitari cattolici, decise di far visita ai poveri di Parigi donando loro cibo, abiti, amicizia e solidarietà. Questo gruppo di giovani scelse come patrono il santo francese Vincent de Paul, che aveva sensibilizzato il mondo ai problemi sociali.
La Società di San Vincenzo De Paoli opera ovunque e i suoi gruppi operativi diffusi sul territorio sono denominati Conferenze. Queste ultime hanno come caratteristiche fondamentali la laicità, l’elevazione spirituale, la santificazione dei suoi membri e dei poveri assistiti, la semplicità, l’amicizia e la fraternità dei rapporti tra i confratelli. In tutto il mondo le Conferenze (dal latino cum ferre, ossia “portare doni”) sono circa 49.000 (di cui i 2/3 si trovano nei Paesi in via di sviluppo) e i vincenziani che le animano sono oltre 750.000 in 148 Paesi. La sede centrale dell’organizzazione è a Parigi.
In Italia la Società di San Vincenzo De Paoli è rappresentata dalla Federazione Nazionale con sede a Roma e opera tramite 88 consigli centrali che coordinano 1.700 Conferenze animate da 18.000 vincenziani. Il suo servizio è svolto da uomini e donne, giovani e anziani che agiscono in un comune cammino umano e spirituale. La specificità dell’operato vincenziano è la visita a domicilio di quanti necessitano di aiuto. La Società di San Vincenzo De Paoli è un’associazione di volontariato senza fine di lucro e viene sostenuta da libere offerte segrete effettuate durante gli incontri delle Conferenze, e, soprattutto, da donazioni di benefattori e da finanziamenti legati a progetti.
Massimo Fertonani è presidente della San Vincenzo de’ Paoli di Cremona.
Nella foto centrale Eugenia Rozzi, Rosaria Pace, Mary Emma, Mariuccia Penotti
Una risposta
Un’associazione che offre concreto aiuto a chi ne ha bisogno senza limitarsi a inutili riunioni conviviali fra soci che si sentono classe dirigente, o pagliacciate al cospetto di super mega direttori galattici.