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‘Democrazia e partecipazione’ alla 50^ Settimana Sociale

3 Giugno 2024

Nell’anno delle elezioni europee e amministrative, la 50a Settimana Sociale: “Al cuore della democrazia” – Dal 3 al 7 luglio si terrà a Trieste la 50a Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, un momento di condivisione e  riflessione di temi importanti che interrogano le nostre comunità e i nostri tessuti sociali.  

Quest’anno il tema è di grande pertinenza con quanto siamo chiamati a vivere come cristiani e come cittadini. Siamo  infatti in un anno di grandi elezioni: circa quattro miliardi di persone di Europa, Stati Uniti, Russia, India e Brasile saranno  chiamati ad esprimersi sui loro rappresentanti.  

E Democrazia e partecipazione è proprio il tema della Settimana Sociale del prossimo luglio. Due parole che  sembrano sbiadirsi in tante regioni del mondo investite da conflitti e regimi che non permettono una libera espressione  democratica. Per questo, come cittadini siamo chiamati a difenderle rendendole parole vive ed efficaci attraverso una  reale partecipazione alla vita politica delle nostre comunità, che significa vivere le nostre comunità sotto i diversi aspetti  che le caratterizzano.  

Politica, infatti, non è solo sedere in parlamento o in qualche tavolo decisionale di chissà quale importanza, ma è  partecipare in tutti i campi che ci interessano: associazionismo, oratorio, polisportive, cultura… Solo partecipando  possiamo dichiararci veramente una democrazia.  

Non può esistere una democrazia che non abbia in sé questa tensione vitale, questa spinta al cambiamento, anche  un certo conflitto positivo che non lascia “accomodate pacificamente” le persone e le sfida a trovare insieme le  soluzioni di cui hanno bisogno. 

La partecipazione non è una pratica esclusivamente relegata alla sfera politica ma investe tutti i campi della nostra  vita; pensiamo all’associazionismo, allo sport, alla famiglia, al lavoro, alla vita comunitaria.  Ci apprestiamo dunque a vivere l’esperienza di Trieste provando a ricollocare in questo grande contenitore nazionale  i nostri pensieri di eguaglianza e fraternità. Ribadendo che “è meglio il meno perfetto in unità, che la perfezione in  solitudine”. È meglio attardarsi per condividere la strada, che correre avanti da soli.  

In fondo – come sottolineato nel documento preparatorio a questa 50a Settimana Sociale – “la democrazia è la forma  di un desiderio profondamente umano: quello di vivere insieme volentieri e non perché costretti, sperimentando la  comunità come il luogo della libertà, in cui tutti sono rispettati, tutti sono custoditi, tutti sono protagonisti, tutti sono  impegnati in favore degli altri”.  

Democrazia significa “abitare il cambiamento” per trovare sempre nuove strade e nuove proposte. La democrazia è  il primo grande luogo in cui posizionare le idee e le esperienze che abbiamo maturato in cui generare e rigenerare  azioni passando attraverso l’incontro e il confronto.  

E ancora: “La partecipazione è un campo accessibile, dove nessuno deve sentirsi escluso dalla possibilità di incidere  nei processi cruciali per la difesa e la promozione del bene comune; dove nessuno può chiamarsi fuori dalle  responsabilità condivise, ma deve poter mettere in gioco i suoi talenti per il bene del suo quartiere, della sua città, del  suo paese”.  

La partecipazione non è una pratica esclusivamente relegata alla sfera politica ma investe tutti i campi della nostra  vita; pensiamo all’associazionismo, allo sport, alla famiglia, al lavoro, alla vita comunitaria.  Cosa vogliamo trovare “al cuore della democrazia” nei cinque giorni a Trieste?  

“Vogliamo trovarci – sostengono ancora i componenti del comitato promotore – partecipazione e pace, lavoro e  diritti, migrazioni e diritto ad una vita libera e dignitosa, ecologia integrale, un’economia che metta al centro l’uomo e  la natura.” 

Temi che spesso appartengono di più al mondo associazionistico che a quello politico. Motivo alla base della  “disaffezione” alla politica soprattutto da parte delle generazioni più giovani.  

Alla vigilia del nostro compito elettorale, come cittadini e cittadine, ci piacerebbe che il voto potesse tornare uno di  quei principali strumenti di partecipazione – anche se non il solo – che il sacrifico di donne e uomini che sono venuti  prima di noi ci hanno donato. Quella che ci aspetta è un’occasione importante per poter essere protagonisti della  storia e del futuro delle nostre comunità e del nostro pianeta.  

L’importanza del fare sentire la propria voce ed esprimere il proprio voto vale sia per il livello locale che per quello  nazionale ed internazionale. Tutti abbiamo bisogno del contributo di tutti e le prossime elezioni potranno essere una cartina torna sole di quanto il futuro economico, politico e sociale sia davvero un’importante esigenza comunitaria.

 

Angelo Marazzi

Commissione  Pastorale  sociale e del lavoro diocesi di Crema

Sotto il link del documento contenente la sintesi dei programmi dei partiti presenti alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno

Sintesi programmi partiti europee

Sotto il programma della lista Stati Uniti d’Europa

 

 

 

 

 

 

 

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