Il sindaco di Gerre de’ Caprioli Michel Marchi ha vinto una battaglia ma la guerra continua. Di seguito pubblichiamo il comunicato col quale A2A rende noto di avere accettato di sottoporre a Valutazione d’impatto ambientale il progetto dell’impianto a digestione anaerobica per la produzione di biometano da realizzarsi in via San Rocco, a Cremona, al confine col territorio comunale di Gerre.
“A2A presenterà la richiesta di VIA – Valutazione di impatto ambientale – per l’impianto per la produzione di biometano di Cremona, ritenendo di proseguire l’iter autorizzativo tramite il percorso di Procedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR), disciplinato dall’art. 27-bis del D.Lgs. 152/2006. Una scelta volontaria che testimonia la trasparenza del Gruppo verso gli stakeholders locali – con un percorso quindi non frequente per impianti di questo tipo – nella consapevolezza dei benefici e degli impatti positivi che questo progetto di economia circolare, caratterizzato da elevati standard di efficienza, può portare al territorio cremonese. Inserito nell’ambito di Cremona 20-30, il progetto prevede la produzione di 3.400.000 metri cubi di biometano all’anno, recuperando biomasse vegetali, reflui zootecnici e sottoprodotti di origine agroindustriali. Il biometano generato verrà immesso nella rete nazionale di trasporto del gas e potrà soddisfare il fabbisogno annuo di oltre 10mila persone, evitando l’utilizzo di combustibili fossili. L’impianto garantirà una riduzione di almeno l’80% di emissioni di CO2 rispetto all’utilizzo della fonte fossile per produrre la medesima quantità di energia, complessivamente pari a 9.000 tonnellate di CO2 risparmiate all’anno, un valore equivalente al beneficio ottenibile da una superficie boschiva dell’estensione di 600 campi da calcio. Inoltre, la presenza di un impianto fotovoltaico da 520 kW sui tetti dell’insediamento permetterà di massimizzare la produzione di energia rinnovabile. Per la realizzazione del progetto, A2A ricorda che saranno adottate le migliori tecnologie disponibili con sistemi di ultima generazione che consentiranno la massima efficienza dell’impianto nel recupero delle risorse e nel rispetto dei vincoli ambientali. Grande attenzione è stata posta anche agli aspetti paesaggistici e architettonici, affinché l’impianto sia inserito in modo armonico nel territorio; il progetto prevede inoltre la destinazione a bosco e a prato fiorito di un ettaro di terreno”.
2 risposte
Non hanno ancora capito niente, noi di Gerre stiamo dando battaglia perché è il posto sbagliato!! Se è così salubre e non impattante come voi dichiarate perché solo ora fate gli accertamenti? Se il sindaco Michel Marchi non avesse messo in discussione il tutto l’avreste costruito senza far nulla! Questa è la verità.
E’ vero: onore al merito e al coraggio del sindaco Marchi