Dispersione scolastica, intesa tra Comune e i 4 Istituti

20 Marzo 2025

Il Comune, l’Ufficio Scolastico Territoriale (UST) e le scuole secondarie di primo grado dei quattro Istituti Comprensivi cittadini hanno rinnovato per altri tre anni il protocollo d’intesa finalizzato allo sviluppo di interventi di sperimentazione di nuove strategie di prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica. Per il Comune il documento è stato sottoscritto da Eugenia Grossi e Silvia Bardelli, rispettivamente dirigenti del Settore Politiche Sociali e del Settore Politiche Educative e Istruzione, per l’UST dal dirigente Imerio Chiappa, e da Barbara Azzali, Maria Giovanna Daniela Manzia, Daniela Marzani e Laura Rossi, dirigenti dei quattro Istituti Comprensivi cittadini.

Si tratta di un’importante conferma di un percorso che è ormai nella sua fase di consolidamento dopo un lungo periodo di sperimentazione avviata nell’anno scolastico 2019/2020. Una sperimentazione importante e anche impegnativa che, attraversando anche tutte le difficoltà legate al periodo della pandemia, oggi conferma la validità sia della scuola di seconda opportunità, sia dell’educatore scolastico.

Attraverso “Cremona Wave” il Comune ha voluto mettere in campo nuove azioni e nuovi strumenti per affiancare e supportare le scuole del territorio nel difficile compito di far crescere e formare le giovani generazioni, promuovendo inclusione e promozione sociale. In particolare l’attenzione è per quelle situazioni di maggiore fragilità individuale, familiare e sociale che si manifestano spesso nella forma del disagio scolastico e nel precoce abbandono.

Per questo sono state sviluppate in particolare due azioni: l’introduzione della figura dell’educatore scolastico nelle scuole secondarie di primo grado della città, e l’avvio di un’esperienza pilota di quelle che vengono chiamate scuole di seconda opportunità, occasioni per coinvolgere nuovamente in percorsi di formazione e di crescita quei ragazzi che hanno abbandonato la scuola ancor prima del conseguimento della licenza media, prima dell’assolvimento dell’obbligo scolastico.

Nel corso di questi anni sono passati dalla scuola di seconda opportunità complessivamente 60 ragazzi mentre l’educatore scolastico ha costruito relazioni educative con oltre 180 ragazzi e ragazze e lavorato con oltre 30 classi in progetti di gruppo. Anche questi numeri rappresentano la conferma dell’importante lavoro svolto. Il rinnovo del protocollo rappresenta l’ulteriore prova di una volontà comune da parte delle istituzioni di investire sul tema del contrasto alle povertà educative confermando ancora una volta la centralità del ruolo della scuola e della formazione come veicoli fondamentali per la crescita dei cittadini del futuro.

Questa volontà è sicuramente confermata per il Comune di Cremona che sviluppa il progetto con propri operatori e ha individuato spazi ad hoc per le attività della scuola grazie alla collaborazione attiva con la Fondazione Città di Cremona (oggi la sede della scuola di seconda opportunità si trova infatti nei locali al piano terra del Palazzo della Carità di piazza Giovanni XXIII). Ma la prospettiva futura è ancora più significativa grazie all’innesto con il progetto “Giovani in Centro” nel quale è previsto che una porzione degli spazi che verranno recuperati nell’ex chiesa di San Francesco saranno destinati in modo stabile e definitivo alle attività della scuola di seconda opportunità.

Il rinnovo del protocollo segna inoltre la conferma della forte vocazione all’integrazione come elemento distintivo del progetto. Un’integrazione che si gioca su più livelli: prima di tutto fra i Settori delle Politiche Sociali e delle Politiche Educative (entrambi impegnati a sostenere lo sviluppo), tra Comune e istituzioni scolastiche, tra Comune, scuole e territorio. In particolare, per questo ultimo aspetto, nel corso del 2024 il Comune ha siglato un accordo quadro con il Consorzio Sol.Co. finalizzato alla progettazione e l’attivazione di strumenti e proposte a supporto e funzionali allo sviluppo degli interventi promossi dai servizi a favore di pre adolescenti e adolescenti con particolare riferimento ai dispositivi di natura laboratoriale finalizzati allo sviluppo delle competenze anche di natura relazionale funzionali a rinforzare la prospettiva dell’aggancio precoce e in ottica di contrasto al fenomeno della dispersione scolastica e del rischio di sviluppo di condotte di rischio in grado di condizionare i percorsi di crescita e di transizione all’età adulta.

All’origine del percorso che da alcuni anni il Comune di Cremona ha intrapreso insieme alle scuole secondarie di primo grado della città, con l’inserimento della figura dell’educatore scolastico e l’attivazione della scuola di seconda opportunità, c’è la convinzione che si debba sostenere la comunità scolastica nell’accompagnamento educativo delle storie difficili e nella cura delle fragilità di tanti studenti il cui percorso di apprendimento si è in qualche modo bloccato. Il disagio scolastico, nelle sue diverse forme fino all’abbandono, spesso rappresenta, infatti, il punto di inizio del percorso di alcuni dei giovani che finiscono nel penale minorile. L’obiettivo è costruire con questi adolescenti e preadolescenti relazioni capaci di alimentare la loro fiducia in sé stessi perché tornino ad immaginare un futuro fatto di possibilità e non soltanto di problemi”, è il commento di Marina Della Giovanna, assessora alle Politiche Sociali e Fragilità, e di Roberta Mozzi, assessora all’Istruzione.

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