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Donne contro la violenza, dolore per la morte di Giulia

19 Novembre 2023

Oggi, (19 novembre) a Crema in piazza Duomo con la manifestazione Viva Vittoria Crema, si è concluso il lavoro cominciato a febbraio di quest’anno e che ha mobilitato oltre un migliaio di donne e alcuni uomini, appartenenti a oltre 50 tra gruppi spontanei, associazioni, scuole, residenze per anziani del nostro territorio. Una mobilitazione che conferma la presenza di un tessuto e di una rete sociale che non può essere sottovalutata dalle istituzioni.

L’iniziativa promossa con l’associazione Viva Vittoria di Brescia da Emanuela Nichetti, assessora Pari opportunità, ha coinvolto l’Associazione Donne contro la violenza di Crema, divenuta il punto di riferimento che ha permesso di raggiungere un traguardo sorprendente e superiore a tutte le aspettative. 

Un’organizzazione perfetta in cui oggi oltre un centinaio di persone, dalle 7 alle 9, hanno tappezzato piazza Duomo con oltre 2200 coperte e aiutato i cittadini a sceglierne una e a donare una somma minima di 20 euro. 

Il successo della manifestazione è stato confermato dalla vendita dell’ultima coperta alle 17,40, mentre la fine dell’esposizione era prevista per le 19. 

La notizia della chiusura anticipata comunicata da Antonella Bertolotti, una volontaria dell’Associazione Donne contro la violenza e una delle sostenitrici dell’iniziativa, è stata accolta con grande entusiasmo da tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione e festeggiata dal numeroso pubblico che affollava la piazza.

È stata una giornata in cui si sono mescolati sentimenti forti e opposti.

Alla gioia per il successo della manifestazione mirata ad aiutare le donne vittime di violenza, si è contrapposto il dolore per l’orribile omicidio di Giulia Cecchettin. Omicidio, che insieme alle coperte, è stato protagonista nei discorsi dei presenti in piazza Duomo.

La domanda che con sconforto molti si ponevano era: quando sarà possibile vedere qualche effetto di tanto impegno e dedizione per combattere questa emergenza sociale?

E ha preso corpo l’idea che alle iniziative di sensibilizzazione, di educazione sentimentale, affettiva e sessuale ai bambini, ai ragazzi e agli adulti, sia necessario operare per un maggiore coinvolgimento degli uomini.  Non solo per affiancarsi alle donne, ma per diventare protagonisti nel promuovere e condurre questa battaglia contro la violenza sulle donne.

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Giuseppina Facchi   

Consulta pari opportunità di Casale Cremasco Vidolasco che ha aderito all’iniziativa di Viva Vittoria Crema

 

Una risposta

  1. L’omicidio di Giulia ha toccato tutti quanti noi. È stato l’argomento che giustamente ha tenuto banco per l’intera giornata non solo nei programmi e sui social, ma anche nei discorsi tra la gente. Introdurre anche nella scuola qualcosa che riguardi il tema è certamente importante, ma è in famiglia che si apprendono i valori del rispetto, dell’ apprezzamento dell’altro e delle sue qualità, e si impara ad accettare anche di non essere sempre al centro del mondo e di non avere sempre ragione. Sono i padri che latitano, sono i maschi che stanno vivendo un lungo momento di grande crisi e manca il loro esempio. Mandiamo a scuola i genitori? Anche se devo ammettere che non si può scaricare sui genitori le responsabilità di un figlio adulto che assume comportamenti profondamente sbagliati. Un ragazzo non può pensare di ammazzare la persona che dice di amare per colpa dei genitori!

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