Questa sera c’è stata l’ultima seduta del Consiglio comunale di questa consiliatura. In cinque anni sono cresciuto molto, ho imparato tantissimo. Un’esperienza bellissima che si chiude oggi e, dopo le elezioni, chissà… Un impegno gravoso, che ho sempre portato avanti con il massimo impegno, studiando proposte, atti, documenti e bilanci con la massima meticolosità. Portando avanti un patto con i cittadini che hanno permesso la mia elezione in consiglio comunale circa 5 anni fa. Un’azione corale, portata avanti con un gruppo di professionisti che mi hanno aiutato molto durante questi cinque anni. E che ringrazio moltissimo!
Riporto di seguito la parte ‘politica’ del mio intervento conclusivo di questa bellissima esperienza in consiglio comunale, per congedare il sindaco uscente Stefania Bonaldi:
‘Ho fatto ingresso in questo Consiglio comunale dicendo che avrei portato avanti un’azione basata su tre parole:
1) freschezza
2) stimolo
3) sfida
Penso di averle interpretate bene, portando originalità in quest’aula, molto spesso poco dinamica (anche a causa del resto delle minoranze, su alcuni gruppi stendo un velo pietoso), con consiglieri che, purtroppo, rispondono troppe volte ad ordini di partito. Penso che il mio gruppo abbia stimolato moltissimo il consiglio e gli assessori con questi numeri oggettivi in questa consiliatura durata 5 anni:
– 330 comunicati stampa con proposte concrete
– 128 interpellanze a risposta scritta o orale in Consiglio
– 34 mozioni
– 34 conferenze stampe
– circa 50 accessi agli atti.
Il gruppo in assoluto PIU’ PRODUTTIVO del consiglio comunale!
Centinaia di proposte ed istanze dei cittadini fatte negli anni e non in poche settimane prima del voto. Proposte che a brevissimo ricorderemo nel programma elettorale ufficiale.
Signor Sindaco, in questi anni si è atteggiata da ‘maestrina’. Ha dispensato giudizi a destra e manca, anzi direi pregiudizi… questo senza guardare alla sostanza e senza valutare nel merito le proposte e le sfide che le minoranze, in particolare quelle del sottoscritto e del mio gruppo, abbiamo posto sul tavolo. Ha usato la “matita blu”, come si diceva in passato. Errori segnati in rosso quelli poco gravi; errori segnati in blu gravissimi. In dieci anni ha additato chicchessia di errori, gravi, da matita blu per intenderci. Ha guardato sempre tutti dall’alto al basso, dopo tanti disastri che ha compiuto nell’ultimo decennio nell’amministrare la città.
Ora, per congedarla, le consegno una matita blu, con la speranza che vada a dispensare ciò che lei crede errori da ‘maestrina della matita blu’ in altri lidi, meno importanti e ben lontani dal governo di Crema.
Arrivederci, signor Sindaco.
Manuel Draghetti