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Effetto notte. Pizzetti e Portesani si piacciono: governino insieme

13 Maggio 2024

GLI EDITORIALI DI ADA FERRARI

Effetto notte. Diversamente non saprei dire della campagna che sta conducendo i cremonesi al voto. Campagna destinata a vincere un assoluto primato non quanto a contenuti politici ma per la temeraria sfida ‘filosofica’ che i contendenti lanciano alle più elementari regole della logica. La famosa ‘coincidentia oppositorum’ cioè la coincidenza degli opposti che tanto affaticò le più allenate intelligenze del passato, a Cremona è realtà. Tutti contro tutti. E, tuttavia, tutti insieme a tutti. Con qualche modesta complicanza a margine, tipo la competizione ormai palese fra 5 Stelle e Movimento per la riqualificazione del vecchio ospedale. Chi è più duro e puro nel ‘no’ al nuovo nosocomio? Chi vivrà vedrà.

Quanto ai due schieramenti, difficile dire chi sia il più acrobatico. La condizione in cui la malizia del Fato pone il candidato di centro sinistra Andrea Virgilio è di shakespeariana complessità. Costretto a chiedere il consenso dei cremonesi recando impresso a fuoco sul vessillo un programma che in oscurità vince le più ermetiche terzine dantesche: Discontinuità nella Continuità. O viceversa, poco importa: il nulla che ne risulta non cambia.

Altrettanto acrobatica la performance del candidato del centro destra, Alessandro Portesani, ultimamente protagonista di sconcertante svolta dialogante col Movimento contrario al nuovo ospedale. Al che sommessamente rilevo che l’uso della parola dialogo è alquanto temerario, Per quanto elasticamente intesa, la parola evoca pur sempre la celebre pratica socratica di cercare la verità attraverso il confronto, cioè il dialogo, fra portatori di verità diverse ovviamente disposti a cambiare idea riconoscendo la maggior forza della verità ‘avversaria’. Portesani sarebbe disposto a cambiare idea? E lo schieramento di centro destra gli consentirebbe di sgarrare su quel che, di fatto, appare come l’unico irremovibile obiettivo programmatico di un’area in evidente sofferenza interna?

Ed eccoci a un ulteriore paradosso: le due aree in contesa presentano una curiosa analogia. Racchiudono nel loro incerto perimetro liste fra loro confliggenti e fin troppo palesemente intente a strizzare l’ occhio a liste dello schieramento opposto. Toccherà al ballottaggio aprire la danza delle affinità elettive pronte a fare outing e convolare là dove le porta il cuore.

Non mi perderò in patetismi accademici scoprendo l’ acqua fresca e osservando che siamo al tracollo delle culture politiche e delle rispettive riconoscibilità identitarie. Siamo, più semplicemente e tristemente, al tracollo del più elementare buon senso. Ecco dunque una modesta proposta.

Posto che la tenzone fra destra e sinistra è ormai una commediola di mediocrissima fattura, perché tenerla in piedi con dispendio di tempo e risorse? La casistica storica qualche suggerimento ce l’ avrebbe. Alle democrazie pervenute a sfinimento, seguono spesso fasi transitorie in cui il potere si concentra, per acclamazione, in due o tre personaggi cui si affida in ‘extrema ratio’ la gestione dell’ormai ingestibile. In fondo i personaggi ci sono, e a modo loro, si piacciono. Da giorni Pizzetti e Portesani si punzecchiano a mezzo stampa in classico stile da capricciosi innamorati. ‘Ci siamo visti due volte’ . ‘No tre volte’. Scendono in dettagli di corposo spessore politico..’ lui ha mangiato una cotoletta.. io una lasagna’. E dunque invece di bruciare risorse nello stanco rito del voto, diamo corso a quel che appare come il più naturale esito della telenovela cremonese. Pizzetti e Portesani governino insieme, novelli Tribuni di Borghesia e Plebe, sotto il ferreo sguardo del Cavaliere.

Un ultimo suggerimento: nei quotidiani resoconti dei loro furtivi incontri, siano più cauti circa la location. Non si vede che bisogno c’era di confessare che si sono visti proprio a La Lucciola, nome che persino ai più casti evoca un mestiere fra i più antichi e meno nobili del mondo. Imperdonabile autogol.

E i cremonesi che faranno? Come le stelle di Cronin, i cremonesi ‘stanno a guardare’.

 

Ada Ferrari

16 risposte

  1. Sembrerebbe una provocazione, ma la realtà effettivamente ci porta a chiederci quali siano le differenze sostanziali tra i due schieramenti. E a maggior ragione per quali motivi si siano verificate spaccature all’interno degli stessi. Si tratta di piccoli particolari, in fondo… Come scrive la professoressa Ferrari “scaramucce”. Un’altra domanda che ci si pone è quali siano le proposte di “destra” e quali di “sinistra”. Un tempo c’erano nette differenze, ora non più. Sono d’accordo in quasi tutto. L’unico argomento non direttamente affrontato è l’inquinamento in cui siamo immersi. Su questo si sorvola, non si prova neppure ad azzardare qualche minima proposta. Manca il coraggio di parlare di proposte che potrebbero scontentare alcuni.

    1. Circa l’ ambiente e le maggiori fonti d’inquinamento il silenzio è davvero assordante E purtroppo non è difficile intuire il perché.

      1. Certo se si considerano i due personaggi. Ambiente ed inquinamento costituiscono il programma di 5stelle e Cremona cambia musica ad altissima percentuale. Così come duro e puro è il loro no allo spreco del nuovo ospedale. Certo, finché si parlerà solo di loro…

  2. I cremonesi, che da 5 anni hanno lottato in associazioni, comitati e movimenti, hanno anche proposto una lista di matrice ambientalista, ecologista e progressista che sta lavorando da ancora prime di queste elezioni per dare voce a chi non ne ha…
    Sì tratta della coalizione Movimento 5 Stelle (terzo partito in Italia) e la lista civica Cremona Cambia Musica, con Paola Tacchini candidata sindaco.
    Ma mi raccomando, non diciamolo a nessuno, perché qualcuno potrebbe anche prenderci in seria considerazione e darci il voto!

  3. L’unica che ha le idee chiare e le esprime con altrettanta chiarezza è Paola Tacchini, insieme ai suoi sostenitori. Alcuni che erano inseriti nei movimenti e nei comitati stracciandosi le vesti sull’ospedale in primis e su altro subito dopo, sono confluiti da una parte o dall’altra. Non hanno avuto il coraggio di continuare a lottare per le loro convinzioni, pensano di poter raggiungere più facilmente un obiettivo… Chissà. In totale hanno rinnegato le idee che propugnavano. Un motivo in più per non votare liste in cui ci sono persone pronte così facilmente a seguire il verso del legno!

    1. Rispondo a Francesco.
      Per amor di verità va detto quello che non è noto a tutti. Se qualcuno è ‘scappato’ dal ‘Movimento per riqualificare l’ospedale di Cremona’ è perchè il Movimento ha scelto a un certo punto di ‘fare il partito’, un preciso partito, e di puntare alle elezioni e ha poi provveduto ad epurare chi, come la scrivente e non solo, non è scappato ma non si è allineato a questa scelta e l’ha contestata in ragione del fatto che il Movimento era nato e aveva da sempre agito e raccolto consensi come formazione apartitica. Io come chi è stato epurato come me “abbiamo il coraggio di continuare a lottare per le nostre profonde convinzioni”, s’intende all’interno di una formazione che sia rigorosamente apartitica a garanzia di un’azione non di parte in difesa del diritto alla salute e a una Sanità pubblica che non è nè di destra nè di sinistra o di altro e per questo abbiamo dato vita a un nuovo e attivo “Comitato per salvare la sanità pubblica e il Maggiore di Cremona”. Sono convinta che movimenti e comitati sono cosa diversa dai partiti e tali devono restare.

  4. Leggendo i commenti, sembra quasi una campagna elettorale per Paola Tacchini. Invece penso che a partire dal pezzo pubblicato da Ada Ferrari sia da sottolineare la pochezza dei contendenti di centro destra e centro sinistra, e soprattutto la incredibile uniformità che esprimono nonostante la quale si becchino come comari, due + il pezzo da 90 che con tutta la sua tanto sbandierata esperienza si abbassa a contese di infimo livello. Come siamo messi male! Dispute da cortile!

    1. Ha ragione Caterina e non penso che fosse nelle intenzioni di Ada, conoscendola, fare propaganda ai pentestellati. Il problema è che se togli le due coalizioni opposte resta Paola Tacchini…

      1. Speriamo che i cremonesi si accorgano che Paola Tacchini c’è!!! L’unica che ha a cuore la loro salute, l’unica che si occupa di lotta all’inquinamento. Anche alla luce degli ultimi eventi…meno male che Paola c’è! O preferiamo finire tutti in oncologia, ma non all’ospedale di Cremona

  5. Eppure le conslusioni dei discorsi che si fanno in queste settimane portano unicamente a una decisione logica, votare Paola Tacchini per il bene comune, chi non la vota perché contrario ai 5 stelle destinerà Cremona alla brace o alla padella.

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