Non piove, Governo ladro e ci avviciniamo pericolosamente ad un siccità con pesanti conseguenza non solamente sull’agricoltura ma sull’intera società. D’altra parte se per riempire la vasca da bagno servono almeno cento litri d’acqua potabile, se per fare una doccia ne utilizziamo 16 litri al minuto (fate voi i conti per una doccia di 10 minuti), se lo sciacquone per un goccio di pipì ne impiega almeno dieci e lavarsi i denti lasciando il rubinetto aperto significa impiegare venti litri di acqua mentre per lavarsi le mani ne servono almeno 5-10, è facile fare i conti.
Se è vero però che oggi piove molto meno rispetto agli anni scorsi in tutta Europa, è altrettanto vero che è l’Italia il Paese più a rischio di carenza di acqua rispetto a tutti gli altri. Ci sarà un motivo per una situazione che ci vede, come troppo spesso capita, all’avanguardia tra tutti i Paesi Europei? Certamente.
Non date retta a chi sostiene che le condutture idriche sono un colabrodo e neppure a chi ritiene l’antropizzazione e l’accumulo di gas serra responsabili del ritiro dei ghiacciai alpini. Non serve neppure protestare per il cambiamento climatico e l’innalzamento della temperatura dei mari. La verità che spiega la siccità nel nostro Paese è molto più semplice e può essere spiegata facilmente in termini correnti: cosa ci distingue dal resto del mondo? L’uso smodato del bidet, senza dubbio. Un primato italiano sul quale sarebbe necessario impostare una profonda riflessione.
OCTOPUS
