Sarà il libero piemontese Francesca Parlangeli, classe 1990, a dirigere la seconda linea gialloblù nella prossima stagione. Nata a Torino da mamma e papà pugliesi, quindi con il cuore mezzo piemontese e mezzo pugliese, Francesca cresce a Orbassano (Torino) e frequenta le scuole e il liceo scientifico tecnologico per poi laurearsi in Tecniche Erboristiche (un ramo di Farmacia, ndr) presso l’Università di Torino nella sede di Savigliano. Inizia a giocare a pallavolo da piccolissima, sostenuta da papà Antonio il quale, insieme ad amici, dirigeva una società sportiva del paese, in cui Francesca militerà di fatto in tutte le categorie, con le giornate divise tra casa (studio) e palestra (volley). “Mi piace tanto la natura e quindi quando ho del tempo libero mi piace camminare in montagna, o andare al lago o al mare, anche in solitaria e magari portare la reflex: un’altra delle mie passioni è far fotografie, soprattutto paesaggistiche – racconta il nuovo libero gialloblù -. D’estate mi piace anche giocare a beach volley e padel, per tenermi in forma e divertirmi con gli amici. Mi piace anche visitare posti nuovi, dai borghi d’Italia al resto del mondo. Desidero fare sia dei cammini, sia iniziare a viaggiare anche fuori Europa nel prossimo futuro”.
Francesca poi si sofferma sulla propria carriera. “Scegliere un unico momento più bello della mia carriera è difficile. Ogni anno e ogni stagione ti lascia qualcosa, qualche spunto di crescita o qualche insegnamento da portare nel proprio bagaglio personale. Sicuramente le due promozioni dalla A2 all’A1 sono state due stagioni magiche (la prima con Brescia e la seconda con Trento, ndr). Anche l’esordio in A1 a Novara (ho esordito proprio nel luogo dove ho visto per la prima volta una partita di A1), oppure la partita a Santo Stefano a Conegliano nella mia prima stagione di A1 e anche l’anno in Francia, questo in particolare mi ha lasciato tantissimo a livello umano. Uscire dalla propria zona di comfort e doversi arrangiare in palestra ma anche nella vita di tutti i giorni mi ha fatto crescere molto. Ho raccolto premi individuali, per la maggior parte ‘miglior libero’ in qualche torneo giovanile, oltre a qualche premio dal Comune di Orbassano. Sicuramente un riconoscimento a livello personale è motivo d’orgoglio, ma penso molto alla forza del gruppo ed essendo uno sport di squadra, la differenza la fa e la farà sempre il team e il lavoro di squadra”.
Come è avvenuto il contatto con la realtà Esperia?
“Tutto è partito dall’allenatore Marco Zanelli con cui ho lavorato per anni a Brescia. Ho profonda stima della sua bravura e professionalità e, dopo un anno complicato, avevo voglia di rimettermi in gioco e ambire a nuovi obiettivi lavorando bene e in maniera serena. Successivamente anche con il club che mi ha chiamata, ho recepito un forte entusiasmo nel poter lavorare con me”.
Quali obiettivi ti poni per la nuova annata sportiva?
“Sono abituata a lavorare per micro obiettivi quotidiani, perché procedere scalino per scalino ti indicherà la strada e ti porterà a raggiungere macro obiettivi. A livello personale, spero di ritrovare la serenità e il mio forte entusiasmo di stare in palestra e poter dare il mio contributo, non solo a livello di esperienza ma anche a livello umano. Per quanto riguarda la squadra, in primis conoscersi e lavorare per creare un gruppo coeso, questo a mio avviso può fare la differenza in una stagione maratona di A2”.
Il nuovo baluardo della seconda linea vestirà la maglia numero 10. “Da anni gioco con la 10 perché da piccola avevo due grandi idoli che vestivano la numero 10, Paola Cardullo e Alessandro Del Piero. Da allora se posso, non lo mollo più. Un saluto a tutti voi tifosi gialloblù, in attesa di conoscerci, per ora buona estate!”.
Intanto Matilde Munarini sarà ancora una tigre gialloblù. La vicentina classe 2004 farà parte del gruppo cremonese ed inaugura così il reparto delle centrali, agli ordini di coach Marco Zanelli.
Anche Veronica Taborelli, attaccante milanese prolunga la sua permanenza all’ombra del Torrazzo, dopo aver concluso la stagione 2023-2024 con 483 punti a referto tra regular season e pool promozione (415 attacchi, 41 aces e 27 muri), bottino di marcature che la piazzano al secondo posto nella classifica delle giocatrici più prolifiche del campionato e la consolidano tra le protagoniste assolute della cadetteria.
Dopo due anni in maglia Volley Bergamo, Sofia Turlà continua la propria esperienza in riva al Po per la seconda annata sportiva. La regista classe 1998 è stata tra le protagoniste assolute della stagione terminata nelle scorse settimane. Una stagione che poi ha visto Sofia lontano dai riflettori per l’infortunio alla mano rimediato nel primo set della seconda gara della Pool Promozione, al PalaRadi contro Akademia Città di Messina. Il recupero di Sofia sta procedendo secondo programma: nel giro di un mese, la palleggiatrice potrà dunque riprendere gli allenamenti con la dovuta cautela, per poi prendere parte alle iniziative che la vedranno protagonista nella stagione estiva.
Una risposta
Chiedo: ma possibile che con tutte le bambine/ragazze che giocano a pallavolo in città non ce ne sia qualcuna in grado di inserirsi in squadra? Non ci sono giocatrici abbastanza prestanti o non sono abbastanza preparate? Perché nella seconda delle due ipotesi, forse a livello giovanile qualche domanda bisognerebbe porsela…